Redazione
In principio era…
Friulionline è nato grazie all’impegno di Andrea di Varmo a metà degli anni Novanta, quando i modem viaggiavano a pochi Kbyte e tutto quello che si vedeva erano poche immagini e righe di testo, anche se c’era già una buona interattività con il… mondo. Con la crescita della Rete e l’arrivo di nuovi software più potenti, la svolta con audio e video. Col tempo il sito si è ampliato sempre più con nuove rubriche e alla fine del 1996 è diventato una testata giornalistica con l’iscrizione al Tribunale di Udine.
Un pizzico di successo
Friulionline ha cominciato pian piano a farsi conoscere, ricevendo segnalazioni e recensioni anche da pubblicazioni nazionali, non solo di settore. La redazione è cresciuta fino a tre persone, potendo però contare su diversi collaboratori.
Poi la crisi, dovuta alla mancanza di risorse (la testata non era supportata dalla pubblicità!) e a nuovi impegni (più remunerativi) dei collaboratori. Nel 2008 si è perciò deciso di scegliere la formula del blog, meno articolata e ricca certamente, ma comunque con aggiornamenti quasi quotidiani.
Torniamo in pista
Ora la rinascita, con diverse rubriche (molte altre sono in cantiere) e una grafica accattivante. La redazione per ora è formata da Silvano e Luca di Varmo, giornalisti entrambi. Il primo ha un’esperienza di oltre 40 anni nella carta stampata, di cui una trentina trascorsi nella redazione del quotidiano Messaggero Veneto. Luca ha già maturato una concreta conoscenza del mondo della comunicazione, collaborando (assieme al padre) con il quotidiano locale per i servizi sui Motori.
Che tipo di informazione?
Chiariamolo. Non possiamo (né vogliamo) “essere sulla notizia”, come si dice in gergo. Il “notiziario” c’è naturalmente, ma è più affidato alla buona volontà e alla fiducia che i nostri interlocutori ci concederanno. Quindi annunci e comunicati saranno i benvenuti. Per il resto, rubriche su argomenti insoliti, curiosi, forse un po’ intriganti. Con un unico obiettivo: far conoscere meglio questa nostra terra, nel passato e nel presente. Vogliateci bene!
La Redazione