Quota-albo: difficile rinnovo Autotrasportatori a rischio
4 Febbraio 2014“E’ mai possibile che in Italia le imprese rischino sanzioni e di essere espulse dal mercato solo perché non riescono a pagare la quota annuale all’albo nazionale degli autotrasportatori?”. Lo chiede, denunciando così l’ennesima inefficienza del sistema Italia, il presidente di Confartigianato Trasporti del Fvg Pierino Chiandussi, che spiega la situazione kafkiana che stanno vivendo le imprese di autotrasporto del Fvg in questi mesi.
“Già l’anno scorso il Comitato centrale Albo autotrasportatori (ministero dei Trasporti) – racconta Chiandussi – ha previsto che il pagamento della quota annuale, che le imprese pagano entro il 31 dicembre di ogni anno, andasse pagato solamente per via telematica e non più con cc postale. Ma il sistema non funzionò e le imprese non riuscirono a pagare entro i termini stabiliti. Così è stata approvata una proroga al 31 marzo ripristinando contemporaneamente il vecchio conto corrente postale. Ma l’anno dopo, cioè quest’anno, il problema si ripresenta puntualmente nonostante Confartigianato Trasporti, già verso la fine del 2013, avesse fatto presenti le inefficienze del sistema chiedendo un intervento radicale e risolutivo”.
Risultato? Ad oggi, e cioè già fuori tempo massimo, secondo Confartigianato Trasporti, nella sola provincia di Udine non è riuscito ad effettuare il pagamento almeno il 30% delle imprese. Il sistema non funziona come dovrebbe: procedure estenuanti per pagare la quota Albo con carta di credito e con risultati deludenti. Ogni tentativo dura una mezz’oretta e la risposta è sempre quella: il pagamento non è andato a buon fine. “Abbiamo chiesto anche quest’anno – dice ancora Chiandussi – una proroga dei termini e la possibilità di effettuare il versamento utilizzando il vecchio conto corrente postale. Ma la risposta non è mai arrivata. Credo che solo in Italia – conclude amareggiato Chiandussi – anche per pagare una tassa, le imprese debbono diventare matte. E poi alcuni si meravigliano se alcune se ne vanno all’estero”.
Chi non è in regola, infatti, rischia di essere sospese dall’Albo e di non poter più operare.
La denuncia di Chiandussi è stata fatta propria dall’on. Paolo Coppola del Pd e membro della commissione Trasporti della Camera dei deputati, che ha presentato, martedì 4 febbraio, una interrogazione al ministro dei Trasporti. Nell’interrogazione si chiede se sia stata “ricevuta e accolta, da parte del Comitato centrale dell’Albo degli autotrasportatori, la richiesta di proroga dei termini di pagamento delle quote per lo svolgimento dell’attività per il 2014, come richiesto da Confartigianato Trasporti Fvg per tutelare le imprese associate e che sia reso semplice ed efficiente il servizio telematico”.
L’on. Coppola ha chiesto inoltre di conoscere “quali sono i numeri effettivi delle operazioni corrette effettuate attraverso il portale predisposto, e in che percentuale rispetto al numero complessivo di operatori dei trasporti per conto terzi sul territorio nazionale” ed infine ha chiesto di “conoscere i riferimenti della società responsabile della gestione informatica del servizio e i costi della gestione del servizio stesso, e se – infine – vi sia la volontà, da parte degli organi competenti, di porre rimedio alla situazione di disagio creatasi e per prevenire ulteriori disagi negli anni successivi risolvendo definitivamente i problemi di carattere informatico”.