La bella di Miramare
22 Maggio 2013TRIESTE. Una Talbot Lago T120 Cabrio del 1939 ha sbaragliato il campo nella terza edizione del Concorso d’Eleganza “Castello di Miramare”, aperto alle vetture realizzate tra gli Anni ’20 e il 1970. I proprietari delle abituali “vedettes” (Ferrari, Alfa Romeo, Lancia, Maserati, Isotta Fraschini, Bugatti e compagnia di giro), sono rimasti a bocca aperta ma il responso dei giudici (gli esperti dello stile Tom Tjarda e Enrico Fumia) ha coinciso con quello della “giuria popolare”, cioè il pubblico che volontariamente ha compilato le apposite schede.
La tradizione francese ha dunque prevalso su quella di casa nostra ma solo in parte, perché nella storia della Talbot ha un posto rilevante un italiano, l’ingegnere Antonio Lago, nato a Venezia nel 1893, che acquistò la Casa parigina nel 1934 e la gestì di persona, realizzando sempre vetture di livello elevato, anche da corsa. Lago ha sempre conservato il passaporto italiano e alla sua morte, nel 1960, è stato sepolto nel piccolo cimitero di Predore, paese sul Lago d’Iseo. Altrettanto italiano, era il suo direttore tecnico, l’ingegnere Walter Becchia, che per la Citroën ha realizzato i motori della 2CV e della DS.