A Cortina odiano i camper?
19 Ottobre 2013Dall’Associazione nazionale coordinamento camperisti (Ancc) riceviamo e pubblichiamo uno stralcio del lungo comunicato inviatoci. Se a Cortina le cose stanno effettivamente così, un unico e breve commento: che tristezza!
“Dal 1987 a oggi, quindi parliamo di 26 anni, a Cortina d’Ampezzo, nei confronti delle famiglie che circolano con l’autocaravan, impera il volere del sindaco di turno al posto della Legge dello Stato italiano. Ecco un esempio emblematico di come in Italia i vari Governi non sono stati fino a oggi in grado di garantire ai cittadini di far parte di uno Stato dove le leggi sono fatte rispettare agli 8.092 sindaci e, qualora non lo facessero, rapidamente sanzionarli e/o commissariare il Comune e/o accorparlo con altri se è costituito da meno di 35.000 abitanti.
Sin dal 1987 chi amministra il Comune di Cortina d’Ampezzo (BL) si è negativamente distinto – prosegue la nota – per la politica di discriminazione nei confronti delle famiglie che circolano e sostano con l’autocaravan. Tale politica è proseguita per 26 anni nonostante l’entrata in vigore della Legge 336/1991 (detta Legge Fausti), poi recepita nel 1992 dal Nuovo Codice della Strada e, ribadendo così il principio di equiparazione delle autocaravan agli altri autoveicoli: principio di chiarezza indiscutibile anche alla luce della direttiva del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti prot. n. 31543/2007. Nel corso degli anni, il Sindaco di turno ha emanato ordinanze illegittime con il pieno suffragio di un miope Comando di Polizia Locale. Ricorsi al Prefetto, ricorsi giudiziari, istanze al Ministero: la macchina della Pubblica Amministrazione ha lavorato e continua a lavorare ormai da anni a causa di atti amministrativi palesemente illegittimi firmati dal Sindaco o dal Comandante della Polizia municipale di turno. Oneri incredibili messi impunemente a carico dei cittadini sia quando pagavano le contravvenzioni basate su atti illegittimi sia quando si opponevano attivando i ricorsi. Oneri messi a carico altresì all’Associazione Nazionale Coordinamento Camperisti che dal 1987 e ancora oggi, anno 2013, è stata costretta ad agire nei confronti del Comune di Cortina d’Ampezzo a causa dei divieti di sosta eccetto autovetture disseminati nel territorio, dei divieti di sosta alle autocaravan e delle sbarre ad altezza ridotta dal suolo.
L’Associazione Nazionale Coordinamento Camperisti non si è limitata a intervenire per la rimozione dei segnali stradali contra legem, ma ha denunciato altresì la violazione delle regole della trasparenza e della correttezza da parte della Comandante della polizia locale Ines De Biasi che – dopo aver oculatamente corrisposto per mesi tramite posta elettronica certificata – ha risposto a un’istanza di accesso inviando una raccomandata a carico del destinatario al costo di 7,77 euro oltre 0,60 euro per evadere la pratica”.