Un biscotto tra i borghi

15 Maggio 2014

10014778_466523740147818_5028260348597454779_o-1VALVASONE – Valvasone ha una nuova dolce specialità da far scoprire ai turisti: in occasione di Sapori Pro Loco, la grande festa delle Pro Loco del Friuli Venezia Giulia in programma dal 17 maggio a Villa Manin di Passariano, la Pro Valvasone proporrà nel proprio stand gastronomico il Biscotto tra i Borghi, nuova invenzione culinaria dello storico panificio Cocetta partendo però da ingredienti tradizionali e del territorio.

“Ho deciso di unire in un unico dolce – spiega l’ideatrice Sara Cocetta – i sapori che caratterizzano alcuni dei Borghi più belli del Friuli: preparato a Valvasone, il biscotto ha come ingredienti il miele di Poffabro e il burro di Fagagna, altri due centri che condividono con il nostro l’essere meta di un turismo slow e attento al territorio.

In futuro potranno nascere altre varianti del biscotto con ulteriori ingredienti tipici della zona”. I visitatori di Sapori Pro Loco potranno così gustare in anteprima il nuovo biscotto, per il quale è stata anche realizzata una speciale etichetta raffigurante un borgo medievale stilizzato.

La Pro Valvasone inoltre proporrà nello stand anche straccetti di manzo su crostone di pane nero: Sapori Pro Loco si caratterizza infatti come luogo in cui assaggiare tutte le specialità ticpiche proposte dalle Pro Loco regionali.

Non è il primo recupero di antichi sapori realizzato dal panificio valvasonese, il quale ha appena fatto rivivere il Pane del mezzadro, impasto povero ma ricco di fibre (è a base di farina di segale) che veniva commissionato oltre mezzo secolo fa ai nonni dei Cocetta.

“Il suo segreto – aggiunge Sara Cocetta – è racchiuso nella lunga cottura a bassa temperatura, con la formazione di una crosta dura ma gustosa e ideale per mangiare il pane a lungo”. A rendere ancora più interessante la riscoperta anche il metodo di cottura, utilizzando una parte del vecchio forno Universal storico del panificio.

“Un piccolo piano cottura – conclude Sara – sotto quello principale, che dopo consulto con Virginio Longo, fornaio pensionato e nostro amico, abbiamo riavviato come facevano i nonni rievocando così questi sapori del passato che sono considerati poveri, ma che nell’alimentazione di oggigiorno possono essere un ricchezza per la salute”.

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