Tilatti e Pascolo confermati ai vertici di Confartigianato

2 Marzo 2016

UDINE. Creazione di un unico Confidi artigiano in Fvg von la costituzione di Confidimprese Fvg; rafforzamento del ruolo del Cata Artigianato Fvg facendolo diventare strumento operativo della Regione dopo che sono state attribuite dalla Regione ulteriori importanti competenze; valorizzare l’esperienza data dalla presenza della Regione Fvg in occasione di Expo con l’evento Italian Makers Village; costituzione e avvio operativo di un Ente di formazione professionale di riferimento di Confartigianato Fvg e apertura di una rete capillare di sportelli Sanarti nelle 4 province del Fvg attraverso i quali vengono erogati servizi di formazione, supporto e assistenza ai titolari, soci, collaboratori, dipendenti e familiari dipendenti delle imprese artigiane e rafforzamento del ruolo politico ed organizzativo di Confartigianato Fvg a livello nazionale.

Questi i temi centrali dell’impegno di Confartigianato fra cose fatte (le prime due), ma da potenziare e fra cose già impostate e da realizzare indicati dal presidente di Confartigianato Fvg Graziano Tilatti, affiancato dal segretario generale Gianfranco Trebbi, al consiglio generale di Confartigianato Fvg svoltosi nella sede di Udine Nord in via Puintat. Fra gli impegni di Confartigianato non è mancato quello alla solidarietà internazionale: è infatti prevista un’importante iniziativa di collaborazione con la Forza di Pace distaccata in Afghanistan finalizzata alla realizzazione di corsi di formazione a favore di quelle popolazioni.

Confartigianato Fvg, la più importante associazione di categoria della piccola impresa e dell’artigianato della regione con oltre 12.000 soci, ha quindi confermato Tilatti alla presidenza e Silvano Pascolo alla vice presidente. Rinnovate le cariche anche dei membri del collegio dei revisori e del collegio dei probiviri ed è stato esaminato a approvato il progetto “social lending”, un modello di business innovativo finalizzato al potenziamento del credito nei confronti delle imprese artigiane e delle piccole imprese in genere bypassando il sistema delle banche oggi profondamente in crisi e inadeguate a rispondere alle necessità delle aziende. Fra le “cose da fare” anche una spinta alla “regionalizzare” del sistema organizzativo di Confartigianato in Fvg a supporto delle categorie, partendo dalla gestione regionale di alcune categorie e comparti di particolare importanza come l’edilizia o i trasporti.

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