Telethon, due squadre Itaca

2 Dicembre 2022

PORDENONE / SAN STINO DI LIVENZA. Sono già oltre 530 le squadre iscritte alla 24^ edizione della Staffetta 24 X 1 ora, il grande abbraccio solidale di Telethon Udine. Prevista il 3 e 4 dicembre nel cuore di Udine con la presenza di Katia Aere, bronzo alle Paralimpiadi di Tokio nell’handbike, in veste di testimonial, l’edizione 2022 consentirà anche la partecipazione “virtuale” tramite apposita App.

Come da sette anni a questa parte, alla manifestazione aderisce la Cooperativa sociale Itaca, quest’anno con due squadre: una chiamata “Diversamente in azione per Telethon” che vede la partecipazione di persone con disabilità appartenenti ai servizi in co-progettazione con AsFo, ovvero il Centro diurno Progetto Autismo di via Canaletto, i Moduli Autismo di Borgomeduna e di Villanova, le Unità educative territoriali Noi artisti di strada e Seminario; l’altra “Insieme al passo per Telethon” formata dal Gruppo cammino del Comune di San Stino di Livenza, progetto di inclusione sociale e cohousing.

”Abbiamo condiviso con le famiglie l’importanza di partecipare attivamente alla comunità che abitiamo – spiega Michele Benvenuto, coordinatore del Centro diurno via Canaletto di Pordenone -. Possiamo pensare di mettere in discussione gli stereotipi abitando la città e coinvolgendo attivamente le famiglie in un’idea di servizio aperto al territorio. A volte, la complessità di alcune iniziative può non essere alla portata della singola persona, ed è qui che si rivela il ruolo della famiglia quale punto di riferimento rispetto al sistema di valori e all’impegno di solidarietà. Per questo abbiamo chiesto alle famiglie di partecipare all’iniziativa e di aderirvi anche attraverso l’impegno per la quota di iscrizione della squadra”.

Partecipare per contaminare e promuovere l’attivazione della comunità a favore di Telethon, “sensibilizzare i cittadini che con sguardo sorpreso adocchieranno le nostre pettorine e magari ci avvicineranno per salutarci e scambiare qualche battuta. Noi siamo aperti all’incontro – conclude Benvenuto -: è il vantaggio del passo lento, che permette di incontrare gli altri. Ma anche partecipare per continuare a ridefinire, con azioni concrete, le rappresentazioni delle persone con disabilità nella narrativa comune e nella comunità, persone con possibilità, gusti personali, capacità, desiderio di relazioni”.

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