Stringher: dopo la protesta del 2022 nulla è stato fatto

7 Febbraio 2023

UDINE. Il corpo studentesco diurno e serale, nonché i genitori, ”sono pronti a recarsi nelle sedi opportune – si legge in una nota diffusa dal Rappresentante d’Istituto Leonardo Torossi – affinché i propri diritti vengano rispettati e i doveri dell’Ente di Decentramento Regionale e dell’Istituto Stringher vengano ottemperati. Codesta scuola riceve da tempo i fondi ministeriali solo ed esclusivamente per gli allievi frequentanti il settore Commerciale“.

La protesta dell’anno scorso

Il 2 febbraio i Rappresentanti d’Istituto hanno contattato via e-mail l’Assessore all’Istruzione del Comune di Udine Loris Michelin, l’Assessore Regionale all’Istruzione Alessia Rosolen e la Questura di Udine ”per richiedere un fattivo supporto“ in merito alla questione. In attesa di una risposta da parte dei due Assessori, grazie alla disponibilità ricevuta dalla Questura, l’Edr ha accettato l’invito a presenziare il 15 febbraio a un incontro nella sede dell’Istituto ”per rispondere alla richiesta di delucidazioni in merito alla riparazione della struttura e alla costruzione del quinto lotto e della tensostruttura, indispensabili per il perfezionamento dell’offerta formativa“.

Nel comunicato si fa anche riferimento a ”l’accanimento verso i Rappresentanti d’Istituto, attraverso la respinta di tutte le proposte e i progetti“ presentanti il 6 febbraio, poiché considerati, ”dalla maggioranza dei membri del Consiglio d’Istituto, causa di un aumento della burocrazia (Commissione Paritetica), privi di utilità o di obbligatorietà (Comitato Studentesco, Statuto Pcto, Codice Anti-molestie), impossibili da realizzare (Auletta autogestita, Settimana della Didattica Alternativa, Sportello Consultoriale) o da riformulare (Tampon Box e Carriere Alias)“.

La realizzazione dell’edificio, iniziata nel 2002, a oggi non è stata ancora completata come da progetto. Presentato nel 1996, passato sotto la gestione della Provincia di Udine e delle Uti, oggi è gestito – si ricorda – dall’Ente di Decentramento Regionale, ovvero l’organo avente le funzioni trasferite alla Regione dalla soppressa Provincia nel 2019. Proprio quest’ultima, come ultimo atto in tema di edilizia scolastica, aveva presentato il quinto lotto che aggiungeva 24 aule e quattro laboratori, con uno stanziamento di 6 milioni di euro, alla costruzione dei primi lotti terminata nel 2012.

Considerata da Fontanini una delle scuole fiore all’occhiello della Regione, l’Istituto Bonaldo Stringher a oggi aspetta, dall’Edr, l’avvio dei lavori promessi a dicembre 2021 per la costruzione del quinto lotto, assieme al posizionamento della tensostruttura adibita a palestra, e la rimozione delle collinette, poste nel retro dell’Istituto, ”che ospitano indesiderati ratti pericolosi che se si introducessero, come già successo, all’interno dell’Istituto rappresenterebbero un vero e proprio pericolo sia per quanto concerne i danni, sia per quanto riguarda la sicurezza“.

Dall’Ente di Decentramento Regionale il corpo studentesco e i
genitori attendono inoltre la riparazione delle finestre, delle tapparelle, delle luci e di altre criticità segnalate a inizio anno alla dirigenza, non escludendo poi lo spurgo delle acque e la manutenzione degli attrezzi delle palestre di Via Aspromonte e dell’Istituto Marinoni che vengono frequentate, settimanalmente, da centinaia di studenti.

Una situazione drammatica che, a febbraio dello scorso anno, aveva spinto circa 300 studenti a manifestare in piazzale Venerio, dopo che, l’incontro con l’Edr, avvenuto il giorno prima della protesta, era risultato infruttuoso ”in quanto incentrato unicamente sulla manifestazione e non sulle problematiche dell’Istituto con delle risposte, seppur parzialmente date, non esaurienti, né da parte dell’Edr né dalla dirigenza scolastica“.

A quest’ultima, proprio in tale occasione, il corpo studentesco aveva già esposto ”la necessità di un aumento della democraticità all’interno dell’istituto, proponendo la creazione e l’istituzione di una commissione paritetica sull’edilizia scolastica, una commissione paritetica sul bilancio annuale e un tavolo di lavoro con la Dirigenza, con il Comune di Udine e un rappresentante dell’Edr, ma a oggi risulta il nulla di fatto“.

“Vogliamo che l’Istituto riveda quanto rifiutato nell’ultimo Consiglio d’Istituto, attivi una reale campagna di informazione e sensibilizzazione verso il versamento del contributo volontario e che si attivi per avere la stessa considerazione degli altri Istituti udinesi” afferma uno dei rappresentanti d’Istituto. Che aggiunge: “Vorrei solo che tutti lottassero verso il miglioramento dell’Istituto e che gli organi collegiali fossero realmente dalla nostra parte, non a parole ma a fatti”. E conclude: “Nel caso non vedessimo la situazione cambiare, siamo pronti a intraprendere ogni azione legale, assieme ai genitori, che ci è permessa essendo in uno Stato dove il popolo è sovrano”.

Il comunicato si conclude con un appello. ”Qualunque genitore o qualunque persona voglia aiutare i rappresentanti d’Istituto può contattarli a leonardo.torossi@stringher.it“.

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