Palmanova: danno al turismo la chiusura del museo storico

28 Luglio 2013

PALMANOVA. “Mi auguro che la chiusura del museo militare non si protragga oltre il 31 luglio, come mi hanno assicurato dal Comando della Brigata Pozzuolo, altrimenti ciò causerebbe un grave danno al turismo della città stellata che registra la punta massima di visitatori proprio nel periodo estivo, considerato anche che adesso il museo è parte integrante dell’intero parco urbano dei bastioni, meta di un crescente numero di persone e turisti”. Il sindaco Martines commenta così la notizia della chiusura del museo storico militare di Porta Cividale aggiungendo che l’episodio dimostra quanto sia importante che la Direzione del museo abbia dei referenti in loco, come chiesto dall’ordine del giorno votato all’unanimità in consiglio comunale con l’intento di evitare che l’imminente passaggio della direzione museale sotto il comando della Brigata Friuli di Bologna, comprometta la collaborazione tra museo e amministrazione comunale: “Purtroppo sono stato avvisato mercoledì mattina alle 9:00 della chiusura del museo, a decisione già presa. Il Comune avrebbe dovuto essere informato prima di questa decisione perché il museo pur essendo gestito e di proprietà del demanio militare, costituisce un patrimonio della città e dei tanti turisti che in queste settimane si recano in visita a Palmanova. Credo che condividere le problematiche che hanno portato alla chiusura con l’amministrazione comunale fosse un atto innanzitutto istituzionalmente doveroso, ma soprattutto utile a valutare assieme possibili e rapide soluzioni”.

Stando ai dati comunicati all’amministrazione comunale, il museo militare registra mediamente 25.000 presenze all’anno: “Dobbiamo far in modo – conclude il sindaco – che questo numero cresca e per farlo il primo passo è non disattendere le aspettative di chi arriva in città. Stiamo lavorando strenuamente per dare a Palmanova un’immagine di cittadina turistica accogliente, cercando di aumentare i servizi ai turisti. Nell’ultimo anno le azioni condotte dall’esercito, come la decisione di chiudere la poterna e la controporta di Porta Cividale, non aiutano certo a sostenere lo sviluppo turistico e la vivacità della città. Considerato che la gestione del museo ha un costo non indifferente per i contribuenti, è necessario attivare con immediatezza le misure per riaprirlo. Per questo è necessario mantenere aperto un canale di collaborazione, come avvenuto con il Reggimento Genova Cavalleria in diverse occasioni, e stringere le relazioni affinché restino il più possibile vicine al territorio senza correre il rischio di disperdere rapporti istituzionali fondamentali”.

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