Murmair (Patto autonomia) replica sulla incompatibilità

20 Aprile 2018

TRIESTE. Non si fa attendere la replica al consigliere regionale del Pd Renzo Liva da parte di Markus Maurmair, sindaco di Valvasone Arzene e presidente del Patto per l’Autonomia, eletto consigliere regionale in surroga a Luca Ciriani, divenuto parlamentare. A margine del voto segreto sulla contestazione della causa di incompatibilità a Maurmair, in quanto sindaco di un Comune con più di 3 mila abitanti, Liva aveva parlato di «vicenda poco edificante».

«Forse Renzo Liva non ha compreso il senso di ciò che sto facendo – spiega Maurmair –. Il mio obiettivo è uno solo: evitare delle spese per indennità ingiustificate. Ingiustificate dal fatto che nei mesi di aprile e maggio il Consiglio regionale si riunirà, al massimo, tre volte: senza alcun aggravio per le casse regionali poiché uffici ed eletti sono comunque pagati per esserci e lavorare. E a fronte di queste tre o quattro riunioni, che non richiederanno più di due ore di “lavoro”, in qualità di consigliere regionale dovrei percepire quasi 10.000 euro lordi mensili? Tenuto conto che il Consiglio regionale scadrà tra meno di un mese e che per le sue funzioni sarebbero stati più che sufficienti i componenti in carica (44 su 47), ho proposto di evitare la surroga, ma – mi è stato detto – le norme non lo consentivano. Allora ho suggerito a chi subentrava ai consiglieri dimissionari di farlo senza percepire il compenso, visto lo scarso tempo a disposizione e la inutilità, di fatto, della surroga. Dalle risposte ricevute, ho compreso che dovevo fare qualcosa, seppur nella consapevolezza della mia incompatibilità. È per questo che ho accettato di divenire consigliere regionale per poco più di un mese, ma rinunciando a tutte le forme di indennità. In questo modo, quanto di competenza per la mia surroga rimarrà nelle casse regionali».

Maurmair annuncia che a breve depositerà «una proposta di norma che agevoli in futuro altre azioni come la mia, nella convinzione che anche la politica diversa dai 5 Stelle possa dimostrare di avere buon senso». In conclusione, «il consigliere Liva ha ragione quando dice che avrei potuto rinunciare fin da subito, ma le casse regionali si sarebbero depauperate di 20.000 euro e comunque la mia scelta non comporta alcun aggravio economico se non per lui l’impegno a partecipare ai lavori del Consiglio regionale, ma forse è questo che lo infastidisce maggiormente… gli viene sottratto tempo per la sua campagna elettorale».

Argomenti correlati:

Condividi questo articolo!