Manifesto ‘lesivo del Pd’ (che si rivolge ai carabinieri)
20 Settembre 2022PORDENONE. “A fronte di vicende dolorose e inaccettabili come la morte del giovane Giuliano De Seta, il Partito democratico ha preso delle posizioni inequivocabili. Anche nel nostro programma elettorale un punto centrale è l’accesso al mondo del lavoro per i giovani, con l’abolizione degli stage e la loro trasformazione in contratti di primo impiego, con tutte le garanzie di sicurezza sul lavoro. Non accettiamo in alcun modo la vergognosa strumentalizzazione e demonizzazione che sta avvenendo contro il Pd in varie parti d’Italia e anche a Pordenone. Perciò abbiamo deciso di portare il fatto all’attenzione delle Autorità di Pubblica sicurezza e precisamente ai Carabinieri di Pordenone”.
Lo rendono noto i candidati del Pd alla Camera Gloria Favret e Fausto Tomasello, dopo aver ricevuto segnalazione da un iscritto al partito che sulla vetrata della porta d’ingresso del Liceo Leopardi-Maiorana di Pordenone è stato affisso un manifesto rivendicato dal Blocco studentesco, che riproduce il modello di propaganda elettorale elaborato dal Partito democratico e modificato con la scritta “Vivere” su sfondo nero, accompagnata dal simbolo del Blocco studentesco, mentre sulla parte destra, su sfondo rosso, si rinviene la scritta “Morire in alternanza” accanto all’immagine del segretario nazionale Enrico Letta e al simbolo del Pd e allo slogan “Scegli”.
“Dalla nota stampa del Blocco studentesco e dalla stessa elaborazione grafica del manifesto – spiegano i due candidati – risulta evidente che la morte dello studente diciottenne deceduto a Noventa di Piave durante l’esperienza dell’alternanza scuola lavoro viene attribuita alla responsabilità del Pd. Tutto ciò è altamente e ingiustificatamente lesivo dell’immagine del Pd, dei suoi iscritti e dei suoi candidati e chiaramente – concludono Favret e Tomasello – turba la campagna elettorale”.