L’appello alle donne di Udine (e non solo): andate a votare

28 Marzo 2023

UDINE. Il gruppo delle Donne di Udine lancia un appello: ”Care donne, andiamo a votare!“

”Noi donne, che ci siamo raccolte intorno al Manifesto della Cura della città di Udine, crediamo – si legge nel comunicato – che questo sia il momento di far sentire nuovamente alta e forte la nostra voce. E’ fondamentale entrare nei luoghi in cui si prendono le decisioni per tutte e tutti. Al servizio della comunità.

– Vogliamo ripensare alla città in un’ottica femminile e in termini di inclusione, migliorando i servizi per noi donne. È risaputo, infatti, che il carico della cura pesa quasi esclusivamente sulle nostre spalle, impedendo a molte di accedere a pieno titolo al mondo del lavoro.

– Vogliamo una città sana, verde, sicura, libera dalle polveri sottili e dal traffico intenso, incrementando i percorsi a piedi e in bicicletta.

– Vogliamo una scuola pubblica, inclusiva, laica e gratuita.

– Vogliamo una politica socio-sanitaria, basata su un lavoro partecipato di analisi del fabbisogno e di conseguente valutazione degli interventi più urgenti.

– Vogliamo una politica di welfare territoriale che unisce in una progettazione partecipata, i vari attori del territorio, pubblico e privato.

Queste sono richieste prioritarie, che migliorano la vita di tutte e tutti, ma in particolare di noi donne perché viviamo intensamente la città in tutte le ore: per fare la spesa, accompagnare i figli a scuola, accedere ai vari uffici pubblici non solo per noi, ma anche per le persone fragili. Non sono cose impossibili, non le chiediamo solo da oggi. Era il 1946 e da poco in Friuli era finita la guerra.

A Udine La donna friulana, un giornale delle donne e per le donne, invitava tutte ad andare a votare per le prime elezioni amministrative a suffragio universale. Non solo, le esortava anche a essere unite: Abbiamo un’arma: il voto; abbiamo un compito: la ricostruzione; ma solo se saremo unite potremo far valere le nostre rivendicazioni! Nei vari numeri proponeva quelli che sono, ieri come oggi, i principali obiettivi per le donne: salute, lavoro, istruzione.

A livello nazionale le riforme legislative, avviate dalle 21 donne dell’Assemblea Costituente, per ottenere una effettiva parità, riguardavano le stesse istanze, non ancora del tutto realizzate. Ma perché oggi, a 80 anni da questo primo voto, a cui le elettrici del Friuli hanno partecipato in massa (88,5 delle aventi diritto), le donne hanno disertato le urne nelle ultime tornate elettorali?

Ci chiediamo – prosegue la nota – quali siano le ragioni che oggi portino tante donne a rinunciare alla possibilità di fare la differenza e facciamo un caloroso appello a tutte le donne udinesi (e non): andiamo a votare, esercitiamo questo diritto faticosamente raggiunto e contribuiamo a dare una forma migliore al mondo che viviamo. Dopo una pandemia epocale, una guerra in corso e lo spettro della crisi economica e ambientale, è venuto il tempo di fare le nostre scelte per i nostri valori, per le nostre prospettive future, per le nuove generazioni, che vogliamo alleate. E’ necessario quindi andare a votare: ma soprattutto votare donna.

Il 2 e 3 aprile abbiamo due appuntamenti elettorali: per il Comune e la Regione. Crediamo che le donne in lista abbiano competenze e sensibilità per cambiare in meglio la nostra città, la nostra Regione. Scegliamo – si conclude – quelle che hanno a cuore la Cura: la salute, l’ambiente, il lavoro, la scuola, l’economia solidale, contro l’individualismo, l’indifferenza, la logica del profitto. Non donne sole al comando, ma donne insieme“.

COME SI VOTA

ATTENZIONE: Per il Comune di Udine, essendo un comune con più di 15.000 abitanti, è ammessa una ‘quarta soluzione’ il c.d. voto disgiunto, per cui è possibile votare per una lista e, contemporaneamente, per un candidato sindaco non collegato con la lista votata (articolo 14, comma 3, della legge regionale 19/2013).

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