L’Aido illuminerà il municipio a Valvasone per ricordare la città d’origine del fondatore

5 Aprile 2021

VALVASONE. In occasione della Giornata nazionale della donazione istituita dal Ministero della salute per l’11 aprile, l’Aido (Associazione italiana per la donazione di organi, tessuti e cellule) del Fvg illuminerà la facciata del Comune di Valvasone con un’immagine dedicata. “Abbiamo scelto la città di Valvasone perché è quella che ha dato i natali al nostro fondatore, Giorgio Brumat, e alla luce del fatto che quest’anno ricorrono i 20 anni dalla morte dello stesso Brumat che è nei cuori di tutti i volontari dell’Aido” ha detto la presidente regionale di Aido, Marilaura Martin, anche ricordando che “Brumat nacque il 28 maggio 1929 a Valvasone. Nel 1960 trovò lavoro a Brescia, in un’importante industria farmaceutica dove lavorò nei successivi 13 anni come informatore scientifico. Fino al 1973 frequentò numerosi seminari scientifici entrando sempre di più in profondità nel mondo della medicina e delle sofferenze degli ammalati.

Nel 1968 si trasferì con la famiglia a Bergamo. Qui nel suo tempo libero organizzò gruppi di giovani che riunì nella parrocchia del rione Monterosso. Le sue molteplici attività di volontariato gli valsero il rispetto e la fiducia della popolazione. Questo gli permise, al principio del 1971, di gettare le basi per una associazione di volontari sensibili ai problemi delle donazioni di organi. Alla fine dello stesso anno si costituirà l’Associazione Donatori Organi Bergamaschi (Dob): la prima realtà associativa per la donazione in Italia. E due anni dopo, il 26 febbraio 1973, costituì l’Associazione Italiana per la donazione di organi (Aido). Alla fine dello stesso anno gli iscritti erano già 9.024, oggi sono quasi un milione e mezzo”.

E un plauso all’iniziativa di Aido Fvg è giunto anche dalla stessa presidente nazionale, Flavia Petrin, che ha posto in risalto come “la finalità dell’associazione è quella di promuovere il rafforzamento della solidarietà umana e determinare la coscienza della necessità della donazione di parti del proprio corpo, dopo la morte, per i trapianti terapeutici. Per quasi 30 anni – ha continuato Petrin – Brumat si dedicò integralmente allo sviluppo di questa Associazione. In seguito al terremoto del Friuli del 1976 si attivò molto, assieme allo scrittore friulano Stanislao Nievo, per la raccolta di fondi e di aiuti alle popolazioni colpite, tanto nella città di Bergamo come a livello nazionale proprio attraverso la rete dell’associazione”. Brumat si adoperò per fondare personalmente grandi quantità di sedi e gruppi in tutta Italia per poi morire a Bergamo il 19 giugno 2001, appunto 20 anni fa.

Dal canto suo il sindaco di Valvasone Arzene, Markus Maurmair, ha comunicato che “la giunta comunale di Valvasone Arzene ha dato il benestare a questa preziosa iniziativa in quanto le motivazioni sono del tutto meritorie e collegate al prezioso ricordo di Giorgio Brumat e alla sua felice intenzione e idea di aiutare il prossimo con la disponibilità a prevedere la donazione degli organi”.

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