La passeggiata sopraelevata di Pineta tutta rinnovata
22 Marzo 2021LIGNANO. Qualcosa come 76 tonnellate di acciaio verniciato per rinnovare i parapetti e 127 nuovi punti luce. Gli oltre 2 chilometri di passeggiata sopraelevata di Lignano Pineta, si presentano alla stagione 2021 completamente rinnovati grazie a un impegnativo progetto di riqualificazione che ha richiesto ben cinque anni per giungere al completamento, tra la fase di elaborazione, l’ottenimento di tutte le autorizzazioni e poi la sua realizzazione. Il design italiano delle lampade, unitamente all’architettura dei parapetti, danno a tutto il Lungomare di Lignano Pineta un’immagine nuova e accattivante.
Dietro all’opera che affianca la riqualificazione di tutti e sette i bagni del Lungomare Alberto Kechler un pool di tecnici non solo altamente qualificati, ma anche particolarmente legati alla città di Lignano, a cominciare dal progettista, l’architetto, Alberto Barazzutti di Udine, e al suo collega, geometra Andrea Bortuzzo che si è occupato delle pratiche edilizie e demaniali; «i nuovi parapetti sono molto trasparenti in modo da non ostruire la visione della spiaggia e del mare – spiega l’architetto Barazzutti – e hanno reso decisamente più moderna e al passo con i tempi la “promenade” di Lignano Pineta». I calcoli legati alla progettazione delle strutture sono dell’ingegner Maurizio Meroi, lignanese di nascita trapiantato a Udine; le luci sono state consigliate dal perito Lucio Pinosa collaboratore della ditta Comet-SimeVignuda di San Daniele e infine alla realizzazione e all’installazione dei parapetti, ci hanno pensato le Officine Zamarian di Precenicco, coadiuvate dai collaboratori della società Lignano Pineta.
Un intervento impegnativo, realizzato in acciaio con zincatura e verniciatura, a garantire una lunga durata alla struttura, che ha visto installati sulla passeggiata di Lignano Pineta i nuovi parapetti fissati con qualcosa come 5.500 tasselli in inox e 2.750 staffe. Una lavorazione artigianale curata nei minimi particolari da Stefano Zamarian, particolarmente soddisfatto dal risultato ottenuto e dai suoi collaboratori Ilija Milic, Roberto Ciani, Moreno Cassan e Alessio Macor, impegnati ad adattare l’opera ai tanti “fuori misura” presenti, gli attacchi alle scale, i passaggi dietro alle “rotonde” e gli inserimenti delle diverse attività lungo la passeggiata.
I nuovi parapetti sono anche illuminati, sia dal lato della passeggiata che verso la spiaggia, con 56 corpi illuminanti posizionati sul lato del Lungomare Kechler (con una potenza di 1.721 lumen) e con 71 lampade inserite nei parapetti dal lato spiaggia (con una potenza di 423 lumen), tutte a basso consumo e protette da un’apposita vernice che le salva dall’azione degli agenti marini. La scelta della doppia illuminazione intervallata crea un effetto scenico e permette a quanti si trovano a percorrere la sopraelevata anche alla sera di ammirare la spiaggia e il mare, passeggiando da uno stabilimento balneare all’altro. «Dal primo lotto del 2018, al completamento dell’opera ne è passato di tempo, ma ne valeva la pena», è il commento di Lucio Pinosa.
«Si tratta di un progetto di ammodernamento dell’infrastruttura stabilimenti balneari di Lignano Pineta che in parte avevamo in programma e in parte abbiamo implementato strada facendo e che ci rende orgogliosi – commenta Giorgio Ardito presidente della società Lignano Pineta – e penso ai mosaici tratti da opere di artisti del ‘900 realizzati agli ingressi degli stabilimenti balneari, al rifacimento di tutti i rivestimenti degli stabilimenti balneari e al progressivo ammodernamento dei servizi igienici, delle docce e delle toilette con sistemi automatici di apertura con braccialetti Rfid, insieme alle nuove attività su piazza Marcello D’Olivo dove termina la passeggiata. Ecco un’opera della società Lignano per mantenere competitiva e attrattiva la località. Un grazie a tutti i nostri collaboratori che si sono adoperati per la realizzazione dell’opera: Mauro Casasola, Maurizio Patton, Maurizio Tamos, Alessandro Verardo, Andrea Panfili, Andra Paccagnin, Luciano Mian, Pietro Chiarparin ed Ermes Taglialegne».