Luigi Magrini

10 Luglio 2011

(Udine 1802 – Firenze 1868) – Scienziato


Un personaggio del Friuli ottocentesco che non fu mai incline all’ostentazione. Per questo rimase misconosciuto fino ad alcune decine di anni fa. Ora, rivalutate le sue ricerche, c’è chi sostiene che fu addirittura l’inventore del telegrafo, o comunque uno dei padri.

Nato a Udine, in Borgo Grazzano, il 4 maggio 1802 da una famiglia di modeste condizioni (il padre sarto e poi sagrestano della chiesa di San Giorgio; la mamma era cucitrice), fu fatto studiare fino alla laurea, in matematica, conseguita a Padova. Molto diffuso era in quei tempi (nella prima metà dell’Ottocento) lo studio dei fenomeni elettrici. Magrini se ne appassionò al punto da dedicarvi tutta la vita. Dapprima assistente nell’ateneo patavino, ebbe la cattedra di fisica in un liceo veneziano. Qui continuò a condurre esperimenti (anche pubblici) sul suo telegrafo. In quel tempo c’erano diversi scienziati che, in altre nazioni e in maniera indipendente, sviluppavano la trasmissione a distanza di impulsi elettrici. Su tutti prevalse (ma con una lunga scia di contestazioni sul brevetto) l’americano Morse. Probabilmente dal Magrini “copiò” l’uso del tasto.

Gli interessi dello scienziato udinese – che nel frattempo andò a insegnare in un liceo milanese – non si limitarono comunque all’elettrologia, ma spaziarono negli anni agli altri rami della Fisica, come pure all’Astronomia e alla Meteorologia. Propose e pubblicò numerose memorie, nonché progetti anche avveniristici come quello per il cavo telegrafico sottomarino. Concluse la sua carriera professionale e anche la vita terrena a Firenze, dove morì per una grave forma di asma il 19 aprile 1868.

LA STRADA – La città natale lo ricorda con una breve strada senza uscita nel centro storico. Via Magrini, a Udine, è nelle vicinanze di Via Poscolle e poco lontano dal borgo dove vide la luce.

Vedi la strada

Udine – Via Magrini

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