Nuovo crollo a Ipplis: la villa continua ad andare a pezzi

16 Settembre 2017

PREMARIACCO. ”Venerdì notte la villa Cernazai-Pontoni a Ipplis di Premariacco ha perso anche la porzione sud del suo maestoso tetto costruito circa 300 anni fa”. La notizia arriva attraverso un comunicato di ‘Ipplis da ritrovare’, un comitato spontaneo che da tempo lotta contro questa incredibile situazione di degrado e di italico ‘scaricabarile’. ”La vegetazione che circonda la villa è quasi una foresta e impedisce una visione d’insieme del disastro, ma la rovina è veramente sconvolgente. La falda nord era implosa nel luglio 2015 e da allora nessuno si è sentito in dovere di salvare questo luogo storico e di rara bellezza paesaggistica della nostra Regione”.

La villa il giorno dopo il crollo

La Villa aveva retto in maniera esemplare al sisma del 1976, segno della sua solida struttura, realizzata secondo regole antiche ma di altissima qualità architettonica. ”Una costruzione così antica necessita di cure almeno di ordinaria manutenzione e invece – si legge ancora – da oltre venti anni la Villa Cernazai è abbandonata. Le sue condizioni non erano così disastrose dato che era abitata e vissuta fino a circa 10 anni fa (anzi fino a pochi mesi fa sede di una centralina telefonica Telecom) e per salvarla da questa rovina sarebbe bastata veramente una semplice manutenzione ordinaria del tetto. Il Comune di Cividale, proprietario della Villa e della tenuta agricola che la circonda, non ha mai espresso il minimo rispetto per questo bene storico-artistico della nostra Regione, non ha mai richiesto neppure un sopralluogo. Ma altrettanto inadeguati nella tutela del patrimonio storico artistico sono stati, nella loro assoluta latitanza, il Comune di Premariacco, la Sovrintendenza ai Beni Culturali, la Regione Friuli Venezia Giulia, tutti in qualche modo giustificati dalla non presa di posizione dell’ente proprietario”.

Il Comitato spontaneo ancora una volta richiede un urgente intervento su tutta la struttura dell’immobile e su tutto il sito di Villa Cernazai, catalogata quale Villa Veneta e sottoposta a tutti i vincoli di tutela previsti dalla Costituzione e dalla Legge italiana. In particolare, si richiede: la messa in sicurezza della Villa, della Barchessa e della case rurali (si sottolinea che rimane in sede solo la falda centrale del tetto, quella al di sopra del grande e scenografico scalone), la valutazione della precarie condizioni statiche della cappella dedicata alla santa di Cividale, la Beata Benvenuta Boiani, una manutenzione accurata e completa del giardino storico, del broilo e di tutta l’area della tenuta.

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