Confagricoltura e Cia Fvg alla manifestazione di Roma

4 Maggio 2016

UDINE. Confagricoltura e Cia Fvg parteciperanno, con le proprie delegazioni, alle manifestazioni romane degli agricoltori indette per giovedì 5 maggio davanti alla sede romana dell’Agea, chiedendo interventi rapidi per superare gli ostacoli che frenano lo sviluppo e creano criticità alle imprese. Le Organizzazioni degli imprenditori agricoli sollecitano, in particolare: di affrontare il problema di una politica comune europea inadeguata che non riesce a favorire la modernizzazione, l’innovazione e la crescita delle imprese agricole; di accelerare nei pagamenti dei contributi europei, bloccati dagli enti preposti per motivi inspiegabili e già ripetutamente denunciati (1 azienda su 4 attende ancora la liquidazione del 2015); di definire, nelle intese bilaterali dell’Ue con i Paesi terzi, precise modalità applicative sulla definizione delle regole di origine e sulla comunicazione al consumatore, nonché sulla reciprocità delle condizioni di produzione; di rilanciare seriamente gli investimenti con i Psr che accusano ritardi eccessivi; di sollecitare, a livello comunitario, una chiara indicazione in etichetta dell’origine della materia prima utilizzata per le trasformazioni dei prodotti; di superare l’eccesso di burocrazia che, invece di diminuire, cresce sempre più.

«L’agricoltura sta drammaticamente pagando il prezzo della deflazione – osservano il presidente di Confagricoltura Fvg, Claudio Cressati e Fabio Lorenzon della Cia Fvg -. Sono infatti le materie prime agricole, sempre meno valorizzate sul mercato, il termometro di una situazione grave che investe l’economia europea e italiana. Siamo convinti che tutto ciò non sia ineluttabile e che Governo e Regioni abbiano gli strumenti per intervenire e riequilibrare il mercato. Coltivare, allevare, produrre oggi non conviene più; i prezzi sono in caduta libera e i costi di produzione continuano a salire anche a causa dell’imperversare di nuovi adempimenti burocratici».

Questa situazione, ad avviso delle Organizzazioni, va cambiata rapidamente, superando l’indifferenza e l’assenza del Governo e delle istituzioni nei confronti di questi gravi problemi.

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