Civibank-Sparkasse: Regione Fvg si sta contraddicendo

8 Aprile 2022

CIVIDALE. La ’vicenda‘ Civibank/Sparkasse sta mobilitando le forze politiche (di seguito le osservazioni del Patto per l‘Autonomia e del Pd). E non solo. «Solo 7 giorni fa il presidente Fedriga ha dichiarato solennemente: “Sarebbe scorretto e inopportuno che la Regione si intromettesse in una questione che riguarda il mercato. La Regione in modo trasparente e leale non si intromette nel mercato e nelle azioni di mercato. Se qualche parte della politica pensa che la Regione debba dire in una realtà privata chi deve comprare e chi deve vendere penso che si sbagli sul ruolo della pubblica amministrazione”.

Ieri invece – osserva Massimo Moretuzzo, capogruppo del Patto – abbiamo appreso la notizia per cui Friulia, finanziaria di proprietà della Regione, ha deciso di optare per la pre-adesione all’Opa lanciata da Sparkasse per l’acquisizione delle azioni di Civibank. Dalle dichiarazioni apparse sulla stampa è evidente quindi una posizione di Friulia nettamente a favore dell’Opa, in barba alle dichiarazioni altrettanto nette rilasciate da Fedriga solo una settimana fa. Delle due l’una: o la dirigenza di Friulia sta agendo senza il consenso esplicito del socio di maggioranza (la Regione), oppure Fedriga più che come un Presidente di Regione si sta comportando come lo smemorato di Collegno, per cui nel giro di qualche giorno si sente libero di sostenere tutto e il suo contrario».

«La vicenda di Civibank, al netto delle valutazioni sul processo di acquisizione in atto da parte di Sparkasse, è troppo importante per essere affrontata con superficialità e dichiarazioni a effetto a favore di telecamera. La Giunta regionale dica chiaramente qual è la sua posizione e quella di Friulia rispetto all’Opa in corso e cosa sta facendo per sostenere la territorialità del sistema creditizio e finanziario regionale», conclude il capogruppo del Patto per l’Autonomia, che ha annunciato il deposito di una interrogazione in merito.

Fabio Manzini – consigliere comunale del Pd a Cividale e già candidato sindaco – suIl‘attuale situazione si dice ’attonito‘. ”Pur nel rispetto di quelle che sono le logiche di mercato – spiega -, la politica non può ignorare il passaggio delicato che sta affrontando ora l’istituto di credito cividalese, che ricordiamo conta circa 600 dipendenti e amministra una massa di denaro pari al 22% del Pil della Regione Friuli-Venezia Giulia. Lascia attoniti la disinvoltura con cui la Regione – aggiunge -, dopo mesi in cui ha assistito all’opa contro un importante asset strategico, ora si schiera e decide di sostenere tramite la sua controllata Friulia la scalata dei sudtirolesi. Quali saranno le ricadute occupazionali ed economiche qualora l’istituto venisse inglobato da Sparkasse?”.

Per il consigliere di Cividale “nel caso in cui l’opa lanciata dall’istituto di Bolzano raggiungesse i suoi obiettivi l’autonomia della popolare cividalese, dopo 136 anni, verrebbe meno con tutto ciò che esso comporta. L’offerta di 6,50 può risultare vantaggiosa per alcuni soci istituzionali, ma è ben al di sotto di quello che è il valore di carico per molti piccoli-medi azionisti storici che iniziavano ora a vedere i risultati della crescita in atto tramite un primo dividendo. Non si tratta quindi di difendere una logica del ‘piccolo ma bello’, ma – conclude Manzini – di dare il giusto peso a un patrimonio rappresentato da 136 anni di storia che può ancora dare molto per il futuro del nostro territorio”.

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