Buoni spesa solidali: progetto fermo da un anno in Regione
31 Marzo 2020UDINE. Aiuti in forma di buoni spesa e distribuzione di beni di prima necessità. Nel nuovo Dpcm ci sono anche misure straordinarie e urgenti per fronteggiare l’emergenza alimentare in questo periodo di grande difficoltà. «Pur con tutte le riserve legate alle risorse che verranno messe a disposizione, probabilmente insufficienti, e alla modalità di diffusione delle informazioni per cui ormai gli annunci e le dirette social anticipano di giorni i provvedimenti veri e propri, creando aspettative difficili da gestire, crediamo che il meccanismo dei buoni spesa sia una proposta interessante. Come Gruppo Consiliare del Patto per l’Autonomia – afferma il capogruppo Massimo Moretuzzo – abbiamo depositato una proposta di legge quasi un anno e mezzo fa, che si basa sull’esperienza dei buoni spesa solidali sperimentata da diversi Comuni del Friuli-Venezia Giulia e che ha dato dei risultati molto positivi. Si tratta di un provvedimento che mette al centro l’azione delle amministrazioni comunali, chiamate a costruire un vero e proprio patto territoriale con le piccole botteghe e i cittadini, che supera la logica dell’emergenza. Ci auguriamo che questa proposta nei prossimi mesi venga presa in considerazione dalla maggioranza e che possa rappresentare un sostegno non solo alle famiglie, ma anche ai piccoli esercizi commerciali che in questa fase di emergenza hanno dimostrato ancora una volta la loro importanza economica e sociale».
Il progetto di legge del Gruppo Consiliare del Patto per l’Autonomia prevede l’erogazione di finanziamenti regionali per i piccoli Comuni finalizzati a sostenere i buoni spesa solidali da assegnare ai nuclei familiari per essere spesi negli esercizi commerciali presenti sul territorio comunale e convenzionati con il Comune stesso. «Dall’illustrazione in commissione, soltanto il 5 marzo dell’anno scorso, a oggi, nulla ancora è stato fatto – osserva Moretuzzo –. Nel dicembre 2018, poi, presentammo un emendamento che prevedeva finanziamenti della Regione ai Comuni fino a 3 mila abitanti per l’erogazione di contributi economici ai piccoli negozi di vicinato. La misura venne bocciata in sede di discussione della manovra finanziaria regionale. Ci auguriamo che non venga perso altro tempo prezioso per sostenere e favorire la diffusione di esperienze positive che oggi avrebbero contribuito ad affrontare meglio la situazione drammatica in atto».