Appunti di Storia friulana
19 Agosto 2011Un mondo statico e dinamico
La storia friulana, come la geografia di quest’area nel nordest d’Italia, compendia più elementi che, portati all’estrema sintesi, sono statici e al tempo stesso dinamici. Buona parte del territorio rimase politicamente isolato sotto una campana di vetro durante il lungo dominio del Patriarcato di Aquileia, mentre nel resto della Penisola si consumavano continui e ricorrenti rovesciamenti del potere. A rendere a tratti confusa, dinamica (e pericolosa) la vita in Friuli, ci pensarono però i molti popoli invasori, che cominciarono le loro scorribande ben prima dell’arrivo delle legioni di Roma.
Semplificando molto, le vicende del “Friuli storico” possono essere suddivise nei periodi: romano, longobardo, patriarcale, veneziano e austro-ungarico. Da precisare che il “Friuli storico” non ricalca perfettamente l’attuale suddivisione amministrativa con le Province di Udine, Pordenone (recente, dopo il distacco da Udine) e Gorizia (Trieste è “Venezia Giulia”). Tanto meno sono perfetti i “confini naturali” (a nord le Alpi, a sud il mare e due fiumi: Livenza a ovest e Timavo a est). Il miglior denominatore comune sembra essere perciò il friulano, la lingua neolatina parlata per secoli – pur con alcune varianti – dalle popolazioni indigene, che in larga parte la usano ancora.