Appello di Renzi al popolo friulano “tenace e tosto” a non gettare la spugna

17 Ottobre 2015

UDINE. Un Giovanni da Udine affollato ha accolto oggi, poco dopo le 12, il presidente del Consiglio del Ministri, Matteo Renzi. Accanto al numero due del Pd nazionale nonché presidente della Regione Fvg, Debora Serracchiani, ai molti sindaci e agli amministratori, in prima fila per ascoltare il premier, anche i vertici del Pd cittadino.

renziUn intervento, quello di Renzi – si legge in una nota -, senz’altro apprezzato dai “dem” udinesi come chiarito in prima battuta da Enrico Leoncini, segretario del Partito Democratico cittadino: «Non posso che dirmi soddisfatto per quanto ho potuto ascoltare quest’oggi – esordisce Leoncini -. Il presidente Matteo Renzi ha come prima cosa posto l’attenzione su un tema alla ribalta delle cronache locali e a noi particolarmente caro – ricorda -, quello della specialità. Un argomento sul quale da tempo poniamo attenzione, al di là delle polemiche più recenti. Ritengo molto importante – continua il segretario – che Renzi abbia voluto sottolineare quanto la specialità della nostra Regione sia rilevante non solo da un punto di vista istituzionale. Un popolo “tenace e tosto”, come lo stesso premier ci ha definiti, che mostra la sua specialità anche attraverso il suo tessuto economico. Una straordinarietà, quella di noi friulani, esplicitamente riconosciuta dal presidente del Consiglio, non può che farci piacere».

Non meno importante secondo il democratico l’esplicita richiesta d’aiuto che Renzi ha fatto a tutti: «il presidente ha chiesto aiuto – ricorda il segretario -. Il Pd udinese, con i suoi iscritti, con i suoi eletti, con i suoi organi, questo aiuto lo vuole dare, lo dà, e continuerà a darlo. Questo però – ha sottolineato Leoncini – presuppone fatica e impegno, costante. Talvolta non tutti ce la fanno e gettano la spugna. Ma molti altri rimangono. Proprio a costoro va un pensiero. A chi presidia le istituzioni, a chi si impegna, a chi una mano la dà, così come oggi, senza troppi giri di parole, ha chiesto il presidente per portare definitivamente l’Italia fuori dalla crisi».

Tra i presenti anche la capogruppo del Pd in consiglio comunale, Monica Paviotti, che si è detta molto colpita dalle parole del premier: «Mi ha impressionata la capacità di Renzi (una capacità non comune) di infondere coraggio agli amministratori. Da amministratore mi sono sentita tirata in ballo – ha aggiunto -. L’invito ad andare avanti e a farlo a testa alta, con senso di responsabilità, per raggiungere gli obiettivi comuni, è senz’altro la strada giusta e che ci consentirà di ottenere i risultati migliori per i cittadini».

Dello stesso tenore anche le parole del vicesindaco di Udine, Carlo Giacomello: «Un grande intervento quello del premier. Peccato per chi non è potuto o voluto esserci. Non è mia intenzione polemizzare – ha precisato – , ma mi sento di dire al centrodestra, che si è volutamente astenuto dal partecipare: si è perso un discorso del presidente del Consiglio che non ha avuto né colore né bandiera. Un discorso di chiamata al lavoro e alla responsabilità, per tutti. Con un unico obiettivo, il bene del Paese».

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