Anche Monfalcone ha firmato per l'abolizione delle slot

25 Gennaio 2014

240114MONFALCONE. Anche il Sindaco di Monfalcone, Silvia Altran, ha aderito alla proposta di legge di iniziativa popolare per l’abolizione del gioco d’azzardo dal territorio italiano promossa dall’Italia dei Valori. Si tratta di un segnale importante, che testimonia il buon riscontro dell’iniziativa: in Friuli Venezia Giulia ha portato alla raccolta di oltre 1.100 firme, di cui circa 150 nell’Isontino. “Quello del gioco d’azzardo è un tema sul quale c’è grande attenzione da parte della mia amministrazione – ha detto il primo cittadino di Monfalcone, Silvia Altran -. A Monfalcone il Comune ha varato un regolamento che fissa alcuni paletti, ma non possiamo agire in maniera decisa perché le autorizzazioni per le aperture delle sale slot le danno le questure. Senza una legge nazionale che dia potere decisionale in materia ai comuni oggi non abbiamo la possibilità di essere più incisivi. Circa un mese fa abbiamo organizzato un convegno per sensibilizzare tutti i soggetti possibili sul pericolo rappresentato dalle ludopatie. Oggi comunque l’obiettivo è scongiurare il proliferare delle sale slot ed anche Monfalcone sta valutando l’ipotesi di creare delle agevolazioni per i locali slot free”.

Soddisfazione per la firma è stata espressa da Francesca Zennaro, Segretario organizzativo regionale dell’Italia dei Valori. “L’Idv è in prima fila da anni nella lotta al gioco d’azzardo – ha detto Zennaro -. I risultati ottenuti con la raccolta di firme per la proposta di legge di iniziativa popolare per l’abolizione di questa piaga sociale dimostrano il cambiamento di mentalità da parte della società italiana che si sta rendendo conto delle pensanti ricadute sociali ed economiche conseguenti all’aumento delle ludopatie, ma anche una maggiore sensibilità delle istituzioni su questo tema”.

Simile l’opinione dell’Assessore all’Ambiente di Monfalcone, Gualtiero Pin (Idv). “La campagna contro il gioco d’azzardo può essere vista come una forma di tutela dell’essere umano e della globalità delle sue interazioni sociali da un fenomeno che interferisce con la sanità dell’ambiente in senso ampio – ha detto Pin -. I video poker causano infatti un doppio danno: da un lato impoveriscono i giocatori e dall’altra influiscono in maniera negativa sui luoghi d’aggregazione, producendo l’isolamento culturale dei giocatori ed impedendo la generazione di rapporti sociali”.

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