Un punto di vista (e un libro) per spiegare le erbacce
23 Giugno 2021
Stefano Montello
MANZANO. Piante che nascono nel posto sbagliato o erbe vagabonde? Comunque le si voglia definire le erbacce fanno parte del nostro paesaggio quotidiano. Ci parlano, ci interrogano, raccontano di noi molto di più di quello che crediamo. Possiamo provare a sottovalutarle, a ignorarle, a tentare di sradicarle, eppure loro sapranno sopravvivere, prendendo posto in prima fila nella nostra vita, diventando metafora di noi stessi…
Questa l’originale prospettiva de Il tempo delle erbacce, il nuovo libro di Stefano Montello uscito nella collana (s)confini di Forum editrice e che verrà presentato, in collaborazione con l’associazione Il Mulino a Nordest, venerdì 25 giugno alle 18.30 nel bellissimo giardino di Villa Romano a Case di Manzano. Sarà Angelo Floramo a dialogare con l’autore, mentre Cristina Mauro canterà in anteprima alcuni brani dello spettacolo ispirato a proprio a questo libro e che prossimamente farà tappa in molti luoghi della nostra regione. L’incontro di venerdì è libero e su prenotazione, scrivendo un sms o un whatsapp al numero 338 1985614.
Musicista, scrittore e contadino sociale, Montello conduce un’azienda agricola di proprietà che gli permette di vivere continuando a suonare e scrivere. Con curiosità, un sorriso indulgente e qualche robusto innesto di ironia in questo nuovo libro osserva le malerbe da un punto di vista inconsueto. Vi compare un’umanità varia fatta di giardinieri frustrati, contadini-monaci, matti che profetizzano, papi poeti e psichiatri disadattati. Tutti testimoni, in fondo, di come le erbacce – quella sconsiderata bizzarria della natura – abbiano una loro ragione di essere, una loro dignità, e di come, quasi sempre, l’infestante da debellare, il vero nemico, non sia fuori ma dentro di noi.