Un convegno sull’Europa apre il Mittelfest a Cividale

15 Luglio 2016

CIVIDALE. Sarà un grande appuntamento pubblico di riflessione e incontro, allargato ai rappresentanti dei Paesi CEI-INCE – Iniziativa Centro Europea – ad aprire la 25^ edizione di Mittelfest, il festival della Mitteleuropa in programma tra sabato 16 e domenica 24 luglio prossimi nella consueta cornice di Cividale. Nella mattinata del giorno inaugurale (sabato 16 luglio, dalle 11 alla Chiesa di San Francesco a Cividale), riflettori puntati su questi ultimi 25 anni di vita europea. Anni che hanno portato cambiamenti epocali nei contorni geo-politici del Vecchio Continente, fasi di grandi discontinuità che Mittelfest ha sempre raccontato sui suoi palcoscenici, con produzioni e ospitalità internazionali provenienti, in particolare, da quell’area centro europea che è stata attraversata da conflitti, pacificazioni, allargamento e abolizione di confini e istituzione di nuove frontiere.

Nato nel 1991, Mittelfest festeggia quest’anno la sua 25esima edizione: un’occasione importante per rinsaldare il legame con la regione e il territorio che lo ha visto nascere e lo ospita, terra di originale composizione linguistica e incontro tra le genti. Non poteva, quindi, mancare in occasione di questo importante anniversario, e in un momento particolarmente delicato per l’Europa, un’occasione di incontro e dialogo sul ruolo che la Cultura può ancora giocare per realizzare ponti, per unire i popoli laddove rischiano di prevalere motivi di divisione e chiusura.

“Nuovi segnali dall’Osservatorio Europa. Tra inquietudine e speranza, la Cultura come strumento di dialogo e integrazione” è il titolo del convegno pubblico – organizzato con il sostegno della Regione e InCE – che farà da ideale prologo all’apertura ufficiale dell’edizione, fissata alle 18 con il programma inaugurale tra Foro Giulio Cesare e la Chiesa di San Francesco, seguito alle 22 dall’attesa produzione lirica Menocchio in piazza Duomo. Una finestra di confronto che Mittelfest, Regione e InCE vogliono aprire sul ruolo della Cultura nella promozione del dialogo e della cooperazione tra i Paesi dell’area centro europea.

Attesi i saluti di benvenuto del Presidente di Mittelfest Federico Rossi, del Direttore artistico Franco Calabretto e del Sindaco di Cividale Stefano Balloch con gli interventi della Presidente della Regione Debora Serracchiani, del Vice Segretario Generale InCE Erik Csernovitz e degli Ambasciatori, Ministri consiglieri d’Ambasciata e rappresentanti istituzionali di numerosi Paesi aderenti all’InCE (già confermati Austria, Bosnia ed Erzegovina, Romania, Slovacchia, Slovenia, Ungheria).

Paolo Rumiz

Paolo Rumiz

Ad aprire l’incontro, la prolusione di un giornalista che sa vedere lontano, e che da tempo ci mette sull’avviso dei segnali e gli allarmi che ci giungono dall’Europa. Paolo Rumiz con l’intervento “La lezione dei Balcani” ripercorrerà sue recenti e note riflessioni, a partire dalle valutazioni sull’uscita dalla Gran Bretagna dall’UE e le linee di frattura che stanno attraversando il nostro continente.

L’insofferenza per le politiche comunitarie in molti Paesi d’Europa, magari gli stessi che avevano contribuito a fondare la Comunità, l’inasprirsi nel pensare quotidiano della diffidenza, il rancore, l’ostilità per il ‘diverso’, ci dice che dobbiamo ancora presidiare il terreno dell’incontro e del dialogo. Messi assieme, questi segnali compongono un quadro che rischia di apparire molto simile a quello che proveniva trent’anni fa dal Meridione d’Europa, l’area che chiamiamo balcanica, la cui vicenda ha dato origine a un neologismo che è in grado di metterci paura: Balcanizzazione. E’ anche scopo della Cultura e dei luoghi che la ospitano, offrire strumenti e momenti di incontro per interpretare questi segnali, rinsaldare amicizie e legami, saper riconoscere e valorizzare i livelli di civiltà e di giustizia che in settant’anni – con conflitti, sforzi, separazioni, mediazioni – questo continente ha saputo conquistare.

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