Teatro rinascimentale al sapore di zafferano
26 Novembre 2016POLCENIGO. Appuntamento con la cucina e il teatro del Rinascimento a Polcenigo domenica 27 novembre, grazie al progetto “A Tavola con Fortunio”, ideato e promosso dal Piccolo Teatro Città di Sacile insieme all’Accademia Italiana della Cucina e con il sostegno particolare della Provincia di Pordenone, del Comune ospite e della Fondazione CRUP.
Dopo il successo della prima serata pordenonese ospitata dalla Storica Società Operaia, saranno i saloni di Palazzo Salice-Scolari, suggestiva dimora storica del borgo pedemontano, ad accogliere gli ospiti che animeranno l’evento, il secondo del calendario progettato intorno alla commedia pubblicata dall’autore udinese Vincenzo Giusti, della quale sarà Paolo Quazzolo, docente di Storia del teatro all’Università di Trieste, a tracciare un profilo nel contesto del panorama teatrale europeo tra Cinque e Seicento. Insieme a lui, la storia della cucina propone come argomento principe “Un poco de giafrano” ovvero un excursus sull’uso dello zafferano sulle tavole rinascimentali, relazione presentata da Erica Martin, storica dell’arte ed Accademico della Cucina con interessi particolari nel mondo degli studi storici sull’alimentazione e l’utilizzo delle spezie tra Medioevo e Rinascimento.
Una coltivazione, quella dello zafferano, tornata di grande attualità sul territorio pedemontano, con una rinnovata produzione che crea nuove prospettive di sviluppo economico e turistico. Un assaggio di alcune pagine del “Fortunio” sarà offerto dagli attori del Piccolo Teatro e de La Bottega di Concordia Sagittaria, coordinati dalla regia di Filippo Facca. Infine, il consueto ghiotto invito a concludere la serata a tavola propone una cena declinata sul tema dello zafferano al Ristorante da Regina di Polcenigo (costo cena € 35, con prenotazione obbligatoria: tel. 0434 74586). L’evento di Palazzo Salice-Scolari è ad ingresso libero, con inizio alle ore 17.30 e finale con aperitivo-degustazione guidata dai sommelier di BlackTai con i vini di Piera Martellozzo.