Suns Europe approda al Concertone in Castello
29 Agosto 2020UDINE. Dopo il grande successo registrato da Suns Friûl, con cui è stata inaugurata la nuova edizione del Festival, a Suns Europe – organizzato annualmente dalla cooperativa Informazione Friulana con il sostegno finanziario della Regione Fvg e dell’Agjenzie Regjonâl pe Lenghe Furlane (Arlef) – torna la musica internazionale. Questa volta l’appuntamento è al Castello di Udine. La suggestiva location farà infatti da cornice a quello che il pubblico conosce come il “concertone” finale, che quest’anno si svolgerà con modalità leggermente diverse. Come già annunciato, l’organizzazione ha deciso di rimandare al 2021 la competizione, senza rinunciare a questo appuntamento, molto atteso dal pubblico del Festival.

Doro Gjat (Foto Fabrizio Rigo
Il 30 agosto, dalle 21 (ultimo ingresso alle 20.30, dopo tale orario la prenotazione sarà considerata scaduta), a salire sul palco ci sarà il Martina Iori Quartet (Ladinia). Questa giovane polistrumentista è oramai un volto noto del Festival (che ha vinto nel 2014). Originaria di Canazei – Val di Fassa – è una celebrità nelle valli ladine e quest’anno sarà presente con i suoi musicisti. Torna a Suns Europe anche un altro gruppo, tutto al femminile. Si tratta delle gallesi Adwaith, tre ragazze di Carmarthen che suonano con grande energia e personalità. La loro musica è un incrocio di post-punk, pop e folk con una buona dose di soul, marcato da ricami di chitarre e voci.
A rappresentare il Friuli ci sarà invece il nuovissimo progetto che unisce Laura Giavon e Marco D’Orlando (Drumlando), due fra i più talentuosi esponenti della nuova generazione jazz e improvvisativa della nostra regione. La loro musica dimostra come la tradizione popolare si possa e si debba manipolare senza e timore reverenziale, sperimentando con intelligenza e ironia. A Suns Europe 2020 arrivano anche Bujumannu & Jumbo from Train To Roots (Sardegna). Fra le più affermate bands reggae a livello italiano, sono da sempre dei fieri ambasciatori della lingua e della cultura sarda. L’esperienza maturata in quindici anni di carriera, cinque album pubblicati e centinaia di concerti in ogni angolo d’Europa emerge dirompente nell’energia dei loro live esplosivi.
Una serata da non perdere, insomma, nonostante l’assenza della cantante basca La Basu, che non avrà modo di partecipare: «Purtroppo questa notizia è arrivata una manciata di giorni fa come un fulmine a ciel sereno. Nonostante la sua assenza non abbiamo dubbi che il pubblico sarà entusiasta delle carica che sapranno trasmettere i gruppi presenti. L’anno che stiamo vivendo ci pone davanti a molte complicazioni e imprevisti. Lo sappiamo e lo sapevamo quando abbiamo deciso di imbarcarci in questa nuova avventura. Siamo certi che i risultati ripagheranno l’impegno di tutti coloro che ce la stanno mettendo tutta per la buona riuscita dalla rassegna», hanno fatto sapere gli organizzatori.
L’intera serata sarà trasmessa in diretta, su Radio Onde Furlane, dalle 21 alle 23, a cura di Mauro Missana e Paolo Cantarutti. In caso di maltempo la carovana del Festival si trasferirà al Teatro Palamostre e purtroppo i posti saranno drasticamente ridotti, garantendo l’ingresso solo alle prime 200 persone che hanno prenotato. Mattatore della serata, per il secondo anno consecutivo, sarà Doro Gjat. Per il concerto ci sono ancora posti disponibili, si ricorda che l’ingresso sarà gratuito ma con prenotazione obbligatoria sul sito (https://www.sunseurope.com/it/prenotazione).