Scuole chiuse, ragazzi con problemi (Giovedì del Patto)

9 Marzo 2021

UDINE. Scuola chiusa per due settimane per contenere la diffusione del virus Covid-19. Una misura comprensibile nei momenti iniziali della pandemia, meno a oltre un anno di distanza, quando i ragionamenti su come gestire la sicurezza in ambito scolastico con azioni di distanziamento, turnazione, locazione in spazi differenti, gestione del trasporto, avrebbero dovuto convergere su provvedimenti in grado di tutelare il diritto alla salute insieme al diritto all’istruzione.

A fronte della evidente minore essenzialità attribuita ai bisogni educativi rispetto a qualsiasi altro settore produttivo, preoccupa fortemente l’assenza di analisi e progettualità per arginare le crescenti manifestazioni di disagio dei più giovani. In una recente conferenza al Senato, numerosi primari dei reparti di neuropsichiatria dei maggiori ospedali italiani hanno testimoniato unanimemente il preoccupante crescendo degli accessi e dei ricoveri per fenomeni di grave malessere espressi in particolare dagli adolescenti e preadolescenti. Quali saranno gli effetti sulle comunità del futuro? Come sapranno, i ragazzi, gestire lo stare assieme, costruire il tessuto sociale fatto di confronti, scontri e mediazioni, se nell’età più importante per la loro evoluzione viene loro proibito di crescere in società, senza offrire alcuna alternativa valida? Quali saranno i riverberi sulla società intera?

Se ne parlerà giovedì 11 marzo, alle 21, nel corso dell’incontro “Scuole chiuse e famiglie che scoppiano. Cosa sta succedendo ai nostri ragazzi?” – nell’ambito dei “Giovedì del Patto” – insieme a Giovanni Duca, referente di Pas Priorità alla scuola di Udine; Marta Colle, psicologa e psicoterapeuta e Willy Mazzer, referente della Cooperativa sociale Itaca, moderati da Rossella Malisan del Patto per l’Autonomia.

Diretta streaming sulla pagina Facebook, sul canale YouTube e sul sito www.pattoperlautonomia.eu del Patto per l’Autonomia.

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