Scrutando l’infinito, mostra collettiva all’ARTtime
7 Febbraio 2020
Opere di Eugenio Cerrato e Manlio Di Giusto
UDINE. La Galleria ARTtime di Udine presenta una mostra collettiva dai toni stimolanti ed intensi, intitolata “Scrutando l’infinito”. L’esposizione sarà visitabile dall’8 al 20 febbraio. A questa rassegna prendono parte gli artisti: Eugenio Cerrato, Manlio Di Giusto, Andreas Eiserbeck, Ferruccio Musio, PetraK, Ilona Steinmüller e Fabio Urzi.
Eugenio Cerrato nasce a Gravellona Toce nel 1947. Conseguita la maturità classica intraprende gli studi di Scienze Politiche. Oculato lettore di testi classici e contemporanei e profondo conoscitore di Storia dell’arte, con il supporto di una non comune manualità, Cerrato inizia il suo percorso creativo evitando per alcuni anni di esporre in pubblico le sue opere. A partire dagli anni Novanta il suo calendario espositivo assume una cadenza regolare arrivando tutt’oggi a contare numerose mostre. Eugenio Cerrato da anni compie una ricerca artistica peculiare, al punto da renderlo unico e riconoscibile nel panorama dell’arte contemporanea. Per l’artista fare Arte significa concepire e realizzare con estrema cura opere concettualmente così complicate da risultare, una volta eseguite, perfettamente comprensibili a tutti.
Lo scultore Manlio Di Giusto è nato a Udine nel 1960, vive ed opera a Bueriis. Inizia il suo percorso artistico rimanendo affascinato dalla sapiente tecnica artigianale di cui è ricca la tradizione dei posatori di porfido locali. La sua padronanza della materia è del resto evidente nelle sue realizzazioni che esaltano il plasticismo della composizione facendone risaltare I volumi. I soggetti di ispirazione sono alquanto vari: si va dalle raffigurazioni immaginifiche di forme animali, alla rievocazione di simboli e geometrie propri di antiche culture. L’artista mostra di conoscere anche la lezione novecentesca della scomposizione e rielaborazione dei volumi in cui emerge la necessità di trovare un equilibrio figurativo. La scultura è per lui ragione di vita e ricerca interiore della propria identità.

Opere di Andreas Eiserbeck
L’artista Andreas Eiserbeck, nato a Hildesheim nel 1960, non solo crea dipinti e disegni, ma lavora anche come scultore e scrittore. L’attenzione, tuttavia, rimane concentrata sulla pittura e sul disegno. Le escursioni nel nuovo e nell’ignoto sono importanti per l’artista per avvicinarsi all’arte come espressione del proprio Io. Al centro di molte opere dell’artista c’è il corpo umano. Soprattutto la sua serie di immagini “Movement” mostra persone quasi senza volto, corpi leggermente sfuocati, che ci ricordano una tristezza segreta che si cela dietro il trambusto della gente. La cosa interessante di molte opere è probabilmente il loro carattere figurativo da un lato, ma dall’altro il loro carattere astratto; altrettanto importante è il contrasto tra l’impulsività colorata e l’armoniosa sobrietà dei colori.

Opere di Ferruccio Musio
Ferruccio Musio nasce a Taranto nel 1941. Pittore versatile: classico e moderno, vulcanico e delicato (così come sono le “esplosioni” di colore o i delicati acquerelli veneziani), romantico e nostalgico, quando l’emozione lo conduce con il ricordo alla sua terra d’origine, la Puglia. Per Ferruccio Musio l’artista non è lo “specialista” del paesaggio o del ritratto, non è il pedissequo sostenitore della corrente di moda, tanto meno l’immutabile delle barche o dei prati fioriti e solo quelli per tutta la vita. L’artista è l’interprete di una emozione che egli coglie nella vita di tutti i giorni e, grazie ai colori ed alle tecniche acquisite, riesce a far leggere e condividere ai suoi osservatori. Ferruccio Musio espone dal 1980 in Italia e all’estero ed ha partecipato a numerose collettive e premi nazionali ed internazionali.

Opere di PetraK
Petra Köck-Reiter, nata nel 1964, vive e lavora come artista freelance a Vienna. Come autodidatta, da trent’anni crea opere d’arte in varie tecniche, stili e materiali con il nome d’arte di PetraK. Le opere dell’artista sono caratterizzate da una composizione cromatica armoniosa particolare. Dal 2003 al 2008 ha realizzato 80 dipinti ad olio con motivi di tarocchi, prodotti dalla casa produttrice di giochi Piatnik; da allora l’edizione dei tarocchi PetraK è diventata popolare in tutto il mondo. Secondo il principio: “Se il colore e il pensiero sono un’unità, allora il pennello ha libero sfogo”, l’artista sviluppa esplosioni di fantasia e colori, in quanto nascono dall’emozione più profonda e sono in grado di toccare lo spettatore. L’arte per lei è il benessere assoluto: poter vivere e creare arte e quindi dare piacere alle persone.
Nel percorso artistico di Ilona Steinmüller l’artista è costantemente alla ricerca di dare ai propri pensieri e sentimenti una forma di espressiva adeguata. Gli sconvolgimenti e gli sviluppi sociali e personali portano quindi inevitabilmente a cambiamenti nei mezzi di espressione creativa. L’immanente rapida accelerazione del tempo presente ha spinto l’artista sulla scia della pubblicità; da allora proietta il suo senso del tempo attraverso opuscoli pubblicitari su supporti per immagini bidimensionali e oggetti in plastica. Dunque il focus artistico è la tensione tra pubblicità e arte: come un’anticipazione dello spirito del tempo che è sia innovativo che distruttivo al quale lo spettatore può aggiungere le proprie sensazioni, associate e stimolate, annodando e sviluppando individualmente i propri “fili mentali”.

Opere di Fabio Urzi
Fabio Urzi nasce a Padova nel 1959, vive e lavora in questa città. Partendo dalla pittura figurativa ha successivamente sviluppato una stilizzazione della figura umana fino ad arrivare all’astrattismo e alla pittura materica, senza però mai rinnegare i linguaggi precedenti, che continua a riprendere. Olio, acrilico, acquerello, spesso insieme con l’inchiostro, sono le tecniche tradizionali utilizzate nella sua pittura, che talvolta lasciano il posto, o si mescolano, con garze, legno o ferro. L’attenzione per i colori decisi e il segno netto caratterizza il suo linguaggio sempre rivolto ad una ricerca di forme che rappresentino l’interiorità dell’artista. Parallelamente alla pittura è attivo anche come musicista. L’artista ha esposto in diverse gallerie e oggi torna – dopo circa 3 anni – ad esporre all’ARTtime.
La mostra sarà visitabile dall’8 al 20 febbraio alla Galleria ARTtime di Vicolo Pulesi, 6 a Udine con il seguente orario: lunedì dalle 15:30 alle 19 e dal martedì al sabato dalle 9 alle 12:30 e dalle 15:30 alle 19. Ingresso libero.