Scambi di prospettive, mostra all’ARTtime fino all’8 febbraio

27 Gennaio 2023

UDINE. La galleria udinese ARTtime da ieri, giovedì 26 gennaio, ha allestito la mostra internazionale “Scambi di prospettive”. L’obiettivo della seconda rassegna dell’anno è quello di presentare ai visitatori opere decisamente particolari, pronte a dialogare e mettersi a confronto tra loro; artiste/i di prim’ordine racconteranno al pubblico udinese il loro percorso, partendo proprio dal presupposto che lo scambio di prospettive funge da essenziale punto di svolta e autentica crescita artistica e spirituale.

Rimarrà aperta e visitabile fino a mercoledì 8 febbraio. Sabato 28 gennaio alle 17:30 avrà luogo il vernissage, un momento conviviale di incontro e dialogo, all’insegna dell’Arte e di tutto ciò che ruota attorno ad essa. Espongono: Giuseppe Brafa, Giuseppe Brombin, Marilù Caminiti, GB Cum, Utaellamarie Peter, Vira Vaysberg e Andrea Verzegnassi.

Opere di Giuseppe Brafa

Squarci di vita vissuta. Racconti per immagini di un mondo parallelo, che si muove solo di notte. Un mondo fatto di ansie, dolori, disperazioni e poca gioia. Dove l’obiettivo principale è quello del divertimento sfrenato solo per dimenticare lo stress del quotidiano, questa è la poetica di Giuseppe Brafa, pittore che risiede a Comiso (RG). Un artista poliedrico Brafa, i cui quadri raccontano di una fase molto intensa della propria vita, di un pianeta sconosciuto ai più, da cui, chi vi entra, ha difficoltà a uscire se non a prezzo di molte fatiche. Un pianeta fatto di night, locali, aperitivi e piazze stracolme di giovani e meno giovani, che hanno in comune l’obiettivo di passare la serata in maniera spensierata e di rimandare sempre all’indomani i problemi quotidiani.

Opere di Giuseppe Brombin

Giuseppe Brombin comincia sempre da un’idea, da un pensiero, poi cerca di materializzarlo affinché si possa identificare cercandone incessantemente confronti e paragoni con la realtà. Non è un lavoro facile, ma il bisogno di esprimere i concetti lo porta a superare gli ostacoli, anche se a volte i suoi quadri rimangono incompiuti per venti anni, in attesa dell’attimo creativo o dell’energia giusta. Tra un dipinto e l’altro ovviamente però ci sono anelli di giunzione globali che caratterizzano la sua produzione artistica e sono ben riconoscibili. Questi elementi possono essere il colore, come gli azzurri, i blu cobalto o i gialli e – ultimamente – l’inserimento di oggetti all’interno delle sue strutture pittoriche che fanno parlare le realizzazioni come si trattasse di autentiche pieces teatrali.

Opere di Marilù Caminiti

Marilù Caminiti proviene da una famiglia indissolubilmente legata alle Arti. La madre era infatti la pittrice Maria Caccamo e il nonno è stato direttore d’orchestra al Cairo e a Parigi prima di ritirarsi a insegnare musica e violino a Reggio Calabria per amore. L’artista ha pubblicato anche un libro “Lo specchio”, ha un fratello professore di filosofia e saggista, una sorella architetto che insegna storia dell’arte e disegno. Ha iniziato da bambina a disegnare guardando sua madre; per anni l’ha fatto in silenzio perché non voleva che si sapesse, si portava le sue insicurezze dentro fogli nascosti. Passarono molti e molti anni prima che riprendesse a dipingere senza timori e trovando dentro di sé quella forza che le instillò fiducia spingendola a dipingere senza temere l’altrui giudizio.

Opere di GB Cum

Giovanni Battista Cum è nato a Flambro di Talmassons. Attratto fin dall’adolescenza da quanto veniva espresso dalla pittura, ma soprattutto dalla grafica, con l’uso di varie tecniche ha realizzato elaborazioni che ha presentato – nel corso degli anni – in numerose mostre. Per circa trent’anni ha svolto il lavoro di pianificazione di campagne promozionali e gestito le PR in aziende produttrici in diversi settori. Da pensionato – per oltre un decennio – ha organizzato e condotto corsi informativi e formativi nella scuola primaria, insegnando soprattutto la grafica. Videoamatore e da sempre attratto dal mondo della cultura, ha negli anni pubblicato alcuni testi storici e letterari, concentrandosi soprattutto sui ricordi d’infanzia e sulla poesia e il folklore friulani.

Opere di Utaellamarie Peter

Qualche anno fa Utaellamarie Peter, ingegnere chimico di formazione, si è imbattuta nel magico mondo dei pennelli e colori che da allora non ha più abbandonato. Tratta una grande varietà di temi, elabora tutto ciò che le viene in mente e che è vario. Nelle sue opere le piace mostrare cose sorprendenti, strane o insolite, per questo chiama lo stile di alcune opere “IRRealistic”. Si interessa da molti anni di questioni socio-politiche e ambientali. Nonostante tutto questo, però, l’umorismo non deve essere trascurato, perché senza di esso tutto sarebbe troppo pesante. Dopo gli inizi come autodidatta, ha frequentato e frequenta tuttora corsi di pittura classica, contemporanea e di storia dell’arte nelle Accademie Europee d’Arte di Treviri e Magonza.

Opere di Vira Vaysberg

Ogni artista serio si trova alla fine a dover sviluppare un proprio linguaggio. Vira Vaysberg, pittrice ucraina nativa di Kiev che dal 2002 risiede ad Amburgo, lavora in modo tradizionale con olio su tela. Per lei è essenziale che la pittura a olio sia sempre riconoscibile come materiale. Mentre lavora lascia che le forze dell’arte si liberino, creando così i propri simboli e segni che sono utilizzabili solo per la loro presentazione e nient’altro. Attraverso il gioco di forme e colori si crea una nuova realtà, che può essere interpretata in vari modi. A esempio, una singola immagine può significare sia un atto d’amore che il Big Bang; il titolo di ogni opera è solo un impulso per l’osservatore, che può così fare le proprie associazioni. L’artista dal 2004 fa parte dell’Unione Artisti di Germania.

Opere di Andrea Verzegnassi

Andrea Verzegnassi, nato a Monfalcone, è un pittore che si è volutamente indirizzato verso espressioni d’arte astratta. Attraverso il colore l’artista sperimenta, estrinseca ed esalta il suo Io pittorico teso alla ricerca assoluta di essenziale, di una purezza cromatica-emotiva quale soluzione primaria e ideale per un arte tutta da scoprire e inventare. Le opere esposte all’interno di questa rassegna sono state realizzate per ricordare l’orrore della I Guerra Mondiale. Durante escursioni nella zona del Carso goriziano, ha avuto la cura di raccogliere del materiale come filo spinato, legno degradato dalle intemperie, residui metallici e la tipica terra rossa del Carso. I materiali utilizzati da Verzegnassi esprimono pienamente l’atroce dramma della guerra di logoramento in trincea.

La mostra sarà visitabile fino all’8 febbraio nella Galleria ARTtime di Vicolo Pulesi 6 a, Udine con il seguente orario: lunedì dalle 15:30 alle 19, dal martedì al sabato dalle 10 alle 12:30 e dalle 15:30 alle 19. Ingresso libero.

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