Risolto il ‘mistero’ a Zoppola di tre tombe sconosciute

30 Ottobre 2018

1917 i reparti schierati per assistere alla fucilazione. (Collezione Mayer).

ZOPPOLA. Un mistero risolto, un passo indietro nella storia sino ad arrivare a sabato 3 novembre 1917, alle 13.30, quando i soldati Pasquino, Antonio e Pietro persero la vita. Erano i giorni successivi alla disfatta di Caporetto e alla ritirata del Piave, giorni difficili quando tutto sembrava ormai perso. Da 101 anni, le loro spoglie riposano nel cimitero di Zoppola. Ma nessuno sapeva con precisione come e perché fossero stati sepolti in paese.

Grazie alla segnalazione di Egisto Fabretto e dopo un importantissimo lavoro di ricerca di Mauro Fiorentin e Claudio Petris, in collaborazione con il Comune, sono state riscoperte le loro storie consultando gli archivi di Stato, militari, banche dati, anagrafi dei comuni, e sono stati ascoltati ricordi e testimonianze dei cittadini. Grazie a questo importantissimo lavoro si è saputo che i militari sepolti appartenevano al 95° Reggimento Fanteria della Brigata “Udine” e sono: Migliarino Antonio nato a Solbrito (Asti) il 17.03.1898, Bertucci Pietro nato a San Colombano (Genova) il 20.11.1887 e Pinetti Pasquino nato a Villa San Bartolomeo di Reggio Emilia il 15.04.1898. Condannati a morte, furono fucilati.

In questi anni la pietà popolare si è occupata di loro. Sono stati contattati i comuni di origine che si sono dimostrati molto collaborativi e si è proceduto a una sistemazione decorosa delle tombe. Per la realizzazione sono stati scelti materiali “poveri”: il ferro coperto di ruggine che circonda le tombe è il simbolo della guerra che ha spezzato le loro vite, in un piccolo contenitore sarà raccolta la terra dei paesi dove sono nati, i sassi del greto della Meduna li copriranno proteggendoli e a terra i mattoni delle vecchie case formeranno un ideale abbraccio nella speranza che il loro riposo sia più lieve.

Sabato 3 novembre, saranno organizzati due momenti per commemorarli: alle 13,30 in cimitero verrà ricordato con una cerimonia il momento della morte e verranno presentati i lavori di sistemazione delle tombe; alle 20,30 all’Auditorium comunale, Mauro Fiorentin racconterà “L’ultima luce”, con il maestro Paolo Jus, Alberto Della Mora e Claudio Petris. Mauro Fiorentin darà voce alle storie di questi tre giovani che indossarono durante la Grande Guerra la divisa grigio verde del Regio Esercito italiano. Ci sono molti modi per raccontare una guerra, e alcuni sono ormai profondamente radicati nell’immaginario collettivo, ma Mauro Fiorentin è andato decisamente oltre, entrato a piedi pari nei campi di battaglia… quasi come un reporter di guerra, costruendo un vero diario dove appunti sparsi creano una trama chiara e precisa della storia di 3 ragazzi che da più di un secolo riposano in quel luogo, che è stato anche l’ultimo che i loro occhi hanno visto.

Grazie all’impegno di queste grandi persone è stata restituita una pagina poco conosciuta e misteriosa della storia del Comune di Zoppola.

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