I rischi della Rete spiegati agli studenti di Palmanova
5 Marzo 2018PALMANOVA. Un grande evento nato per sensibilizzare i ragazzi sugli effetti che le aggressioni, attraverso la rete, possano comportare sui singoli individui o sui gruppi che ne sono vittime. Domani, 6 marzo, a partire dalle 9, al Teatro Gustavo Modena di Palmanova, circa trecento studenti, un centinaio di studenti della scuola media “Pietro Zorutti” e i ragazzi di prima, seconda e terza superiore dell’Einaudi e del Mattei, saranno pronti al confronto su questo tema.
Chiamati a intervenire come ospiti Fabia Mellina Bares, Garante regionale dei diritti della persona e dell’infanzia, che interverrà su “Comunità educante: ruolo e responsabilità”, a seguire l’intervento di un rappresentante della Polizia Postale su “Il cyberbullismo alla luce della nuova normativa, con particolare riferimento alle strategie di protezione sul web” e infine Giovanni Marzini, Presidente CORECOM FVG, con “Come riconoscere le fake news”. Il dibattito sarà aperto dalla proiezione del cortometraggio “Bad” realizzato dall’Università di Messina – Centro Interdipartimentale di Studi sulle Arti Performative e dal Liceo Scientifico “Seguenza” di Messina. La mattinata sarà coordinata dalla psicologa e psicoterapeuta Beatrice Severini.
“Come amministrazione comunale abbiamo voluto coinvolgere i rappresentanti istituzionali degli enti e degli organi che si occupano di tutela degli adolescenti, di vigilanza e controllo in tema di comunicazione, oltre alle scuole del Comune. Questo per rendere gli studenti consapevoli delle potenzialità ma anche dei pericoli che l’uso della comunicazione via web comporta” commenta l’assessore comunale alle politiche giovanili Thomas Trino. “Questa iniziativa va a rafforzare un progetto che il Ministero dell’Istruzione (Miur) sta mettendo in campo all’interno del mondo della scuola, insieme alle regioni, alle prefetture e ad altri soggetti interessati. L’obiettivo è quello di un’informazione capillare e completa sui risvolti negativi legati al bullismo, al cyberbullismo e all’uso di strumenti web per i quali è necessaria una adeguata formazione”.
I casi di bullismo diretto e anche quelli attraverso i social o più genericamente attraverso la rete internet sono in aumento. Gli ultimi dati forniti parlano di 235 casi di cyber bullismo trattati dalla polizia postale, di cui 88 per minacce, ingiurie e molestie, 70 per furto di identità digitali sui social network, 42 per diffamazioni e 27 per diffusione di materiale pedopornografico. Anche la società italiana di pediatria ha diffuso i dati di un suo sondaggio. Su un campione di 10.000 ragazzi, tra i 14 e i 18 anni, il 33% ha dichiarato di aver subito atti di bullismo.