Ricercando astraendo, mostra
22 Ottobre 2022UDINE. Questa volta alla Galleria ARTtime di Udine è il momento della pittura astratta e dello stile informale. Venerdì ha aperto i battenti la mostra “Ricercando astraendo”. Protagonista lo stile che ha cambiato per sempre l’arte del XX secolo. Una rassegna tutta al femminile e quasi interamente internazionale (cinque artiste tedesche, una austriaca e una italiana) per un viaggio attraverso sette personali ricerche stilistiche alla scoperta di soluzioni formali e canali espressivi vari e ampiamente diversificati. Un crescendo di intensità attraenti e avvolgenti, pronte a emozionare profondamente. Rimarrà aperta e visitabile fino a giovedì 3 novembre. Sabato 22 ottobre alle 17:30 avrà luogo il vernissage, un momento conviviale di incontro e dialogo.
Espongono: Beate Ch. Batiajew, Anima Kremer, Beate Rüsch, Ilona Steinmüller, Mechthild Tannigel, Veronica Van Saften, Ute Zeuschner.

Opere di Beate Ch. Batiajew
Il lavoro artistico per Beate Ch. Batiajew significa espressione immediata, spontaneità. È un’esperienza intuitiva di colori e forme attraverso immagini interiori e ispirazioni. Nelle sue opere le parti dell’immagine sono specchiate, staccate dal contesto di una superficie, una struttura e quindi perdono le loro forme originali. Un focus speciale è sulla vista a volo d’uccello, una prospettiva che non è comune per gli umani: da una grande altezza sono garantite panoramiche, prospettive, strutture e condizioni di luce, che sono nascoste dall’essere umano nella vista orizzontale. Le sue composizioni tematizzano la percezione di paesaggi in materiali insoliti il cui contenuto di immagini trova nuove qualità. Polvere di marmo, gesso, pigmenti e inchiostri sono i mezzi preferiti per il suo lavoro.

Opere di Anima Kremer
Anima Kremer vive e lavora nella città natale di Colonia dove ha studiato arte ed educazione al lavoro. Anima Kremer ha seguito il “Focus on Art” con il Prof. Richter all’Università di Colonia. Ha lavorato per anni nell’insegnamento come direttore tecnico per le arti nella formazione degli insegnanti, sempre nella città nativa. Negli anni ha partecipato a numerose mostre e progetti di arte in particolare su pittura e installazione; con ampio studio e viaggi in altri Paesi europei e attraverso accademie estive. Tra i vari artisti che hanno contribuito alla sua formazione si ricordano W. Rüppel, W. Sykownik, A. Rhein, Stephan Schneider e Thomas Ruch. Tra le cose più recenti, l’artista è stata anche nominata per il premio d’arte internazionale KitzArtAward2018.

Opere di Beate Rüsch
Beate Rüsch è nata a Dornbirn, una città dell’Austria occidentale. Ha vissuto molti anni a Vienna e dal 2001 vive a Graz. Dopo i 50 anni ha deciso di dedicarsi alle Belle Arti e ha iniziato a dipingere, una parte essenziale della sua vita. Nel suo studio dimentica il tempo, si concentra solo sui colori e le tecniche delle sue opere. Dal 2004 Beate Rüsch partecipa a mostre in Austria e all’estero. Nella rivista “Kultur 80” un giornalista ha scritto «Beate Rüsch lavora con le impressioni della natura. Sono ricordi di acqua, cielo, luce, piante, pietre, altri materiali ed elementi. Le trasforma in dipinti naturalistici o astratti. Utilizza carta, sabbia, terra, piante, ceneri, tessuti come base. Ma la caratteristica principale delle sue opere sono i colori intensi che danno così tanto potere ai suoi dipinti».

Opere di Ilona Steinmüller
Nel percorso artistico di Ilona Steinmüller l’artista è costantemente alla ricerca di dare ai propri pensieri e sentimenti una forma espressiva adeguata. Gli sconvolgimenti e gli sviluppi sociali e personali portano quindi inevitabilmente a cambiamenti nei mezzi di espressione creativa. L’immanente rapida accelerazione del tempo presente ha spinto l’artista sulla scia della pubblicità; da allora proietta il suo senso del tempo attraverso opuscoli pubblicitari su supporti per immagini bidimensionali e oggetti in plastica. Dunque il focus artistico è la tensione tra pubblicità e arte: come un’anticipazione dello spirito del tempo che è sia innovativo che distruttivo al quale lo spettatore può aggiungere le proprie sensazioni, annodando e sviluppando individualmente i propri “fili mentali”.

Opere di Mechthild Tannigel
Il punto di partenza dei dipinti di Mechthild Tannigel sono spesso le esperienze emotive vissute nell’incontro con la natura, le persone o gli eventi politici. Nel suo studio sviluppa un approccio che porta all’interesse per la pura interazione delle forme, colori e linee o dello spazio sulla tela o sulla carta. Nel complesso il suo approccio artistico è sia sensuale che filosofico. Il risultato è un’opera d’arte astratta che tuttavia può suscitare associazioni concrete nello spettatore. Per l’artista l’attenzione è rivolta soprattutto al lato invisibile del mondo degli oggetti. Durante gli scambi più lunghi e intensivi, un mondo di oggetti e colori può aprirsi allo spettatore attivo, permettendogli di scoprire i propri mondi di esperienza. La pittura si svolge proprio in questi spazi intermedi.

Opere di Veronica Van Saften
Veronica Succo – in arte Van Saften – nasce a Cividale. Fin dai primi anni della sua vita sviluppa un interesse particolare per matite e pennelli, trasformandolo con il tempo in una vera e propria passione. Da autodidatta si immerge nel disegno a matita, si innamora del bianco e nero, impara tecniche di dipinto a olio e acrilico. Qualche anno fa scopre la “Fluid Art” e inizia il suo vero e proprio percorso artistico. Sperimentazione e ricerca diventano una costante fondamentale. La psichedelia, il sogno, le origini della vita e le ambientazioni galattiche sono solo alcuni dei temi principali dai quali trae ispirazione, in un viaggio in continua evoluzione. In alcune opere utilizza tinte forti e contrastanti e le atmosfere evocate richiamano mondi fantastici da esplorare.

Opere di Ute Zeuschner
Le opere di Ute Zeuschner sono caratterizzate da un particolare tipo di poetica: a prima vista appaiono informali, sono quasi avvolte da un alone di mistero nella loro applicazione multistrato di vernice, che sembra essere stata irruvidita con increspature e graffi. Solo a un esame più attento si riconosce lo stile grafico che sembra essere alla base di queste superfici scabre e che conferisce alle opere un ulteriore livello di significato. L’informale a volte pare quasi mutarsi in un figurativo un po’ sfocato, dall’atmosfera impregnata di sorpresa e mistero. Uno stile accattivante e attraente. Per l’artista berlinese Ute Zeuschner, le impressioni acquisite e abbozzate durante i suoi viaggi sono alla base della sua pittura espressiva, che rappresenta uno specchio di alta capacità rappresentativa.
La mostra sarà visitabile fino al 3 novembre nella Galleria ARTtime di Vicolo Pulesi 6 a, con il seguente orario: lunedì dalle 15:30 alle 19, dal martedì al sabato dalle 9 alle 12:30 e dalle 15:30 alle 19. Ingresso libero.