Music Meeting, due concerti
20 Maggio 2022SACILE / SESTO AL REGHENA. Doppio appuntamento nel fine settimana per il XXVI Fvg International Music Meeting, festival organizzato dall’Ensemble Serenissima con il contributo della Regione, sempre a ingresso libero. Sabato 21 maggio (ore 20.45, Palazzo Ragazzoni a Sacile) sarà una serata dedicata al flauto traverso con i talenti dei Corsi Annuali di Perfezionamento dell’Accademia Musicale di Sacile.A esibirsi saranno Laura Zanardi, Laura Mosconi, Jenson Colby, Eleonora Donà, Francesca Contò e Stefano Sadè, accompagnati al pianoforte da Umberto Ruboni in un programma dove il Concerto in Re maggiore di Mozart nei suoi tre movimenti riesce a mettere il primo piano l’agilità del flauto, il suo fluido fraseggio e tutta la sua brillantezza.
A seguire le 3 Romanze op.94 di Schumann, tre piccole composizioni dal carattere delicato, l’Andante e Scherzo di Ganne, il Concerto n.7 in mi minore di Devienne, la Sonata in mi minore op.167 di Reinecke, opera più nota del compositore, pianista e direttore d’orchestra tedesco basata sull’omonima fiaba di Friedrich de la Motte Fouqué, che narra la tragica storia di una Ondina, spirito acquatico del folclore germanico. Conclude il concerto la Sonata n.2 in re maggiore op.94 di Prokofiev: un caposaldo del repertorio solistico, per l’indiscusso standard tecnico-strumentale e per l’eccellenza del contenuto musicale.
Domenica 22 maggio alle 17 all’Auditorium Burovich (Sesto) di scena sarà invece il violoncello con 4 giovani talenti, allievi del Maestro Luca Simoncini, che frequentano con merito il Conservatorio «Francesco Venezze» di Rovigo. Elisa Fassetta, Giacomo Furlanetto, Tobias Ingrosso e Marina Pavani, accompagnati al pianoforte da Davide Furlanetto, pur giovanissimi hanno vinto molti prestigiosi concorsi nazionali e internazionali di violoncello e musica da camera, distinguendosi per spiccate qualità tecniche e interpretative.
Il programma prevede l’Allegro vivace dalla Sonata in fa maggiore op.99 di Brahms, dove il violoncello si espande con eloquenza melodica e il suo canto non manca di una tensione drammatica molto efficace. A seguire Kol Nidrei di Bruch, scritto su melodie ebraiche, l’op.70 di Schumann, un intenso e poetico Adagio che sfocia in un trascinante ed euforico Allegro, l’Allegro dal Concerto in si minore op.104 di Dvořák, permeato dall’alternarsi di sonorità decise e di ripiegamenti dove il violoncello può mostrare sia la sua dimensione cantabile che quella virtuosistica. A concludere il concerto le Variazioni di bravura su di una corda sola dal tema del Mosé di Rossini scritte da Paganini e Une Larme di Rossini costruito su un Tema ‘lacrimoso’ che però lascia il posto nelle Variazioni a una vivacità e a un capriccio che abbandonano l’iniziale atmosfera triste e malinconica.