La Scuola Mosaicisti a Milano (Umanitaria) e c’è un perché
1 Febbraio 2023MILANO. Nella città meneghina si svolta la conferenza Scuola Mosaicisti del Friuli dal 1922 una tradizione in evoluzione, nella sede della Società Umanitaria, grazie alla preziosa collaborazione del Fogolâr Furlan di Milano. Dopo i saluti istituzionali di Alberto Jannuzzelli presidente dell’Umanitaria, di Stefano Lovison presidente della Scuola Mosaicisti e di Loris Basso presidente dell’Ente Friuli nel Mondo, Gian Piero Brovedani, direttore della Scuola ha tenuto un’articolata relazione, accompagnata da un ricco apparato di immagini tra fotografie d’archivio, documenti, opere, bozzetti.
Ripercorrendo la storia della Scuola, che ha appena chiuso il suo centesimo anno di attività, Brovedani ha voluto evidenziare come la tradizione del mosaico e del terrazzo diffusa nel Friuli occidentale sia inscindibilmente legata a Venezia. Questo sapere artigianale veniva tramandato sul territorio nelle botteghe familiari e ha lasciato tracce importanti in tutto il mondo, che ancora oggi ammiriamo in edifici civili e religiosi. Quando nel primo dopoguerra i giovani ripresero a emigrare in cerca di un’occupazione, si ritenne che una solida formazione fosse per loro sicurezza di un lavoro dignitoso e gratificante.
Da qui l’intuizione di aprire una scuola che insegnasse un mestiere, quello che in questa parte del Friuli era già diffuso e peculiare. Nell’istituzione della Scuola Mosaicisti fondamentale fu l’impegno del Comune di Spilimbergo con l’allora sindaco Ezio Cantarutti e tra i diversi sostenitori della nuova realtà formativa ci fu anche la Società Umanitaria che, persuasa dalle parole di Lodovico Zanini, suo delegato in regione, in quanto ente filantropico, diede un supporto economico.