La N/R Laura Bassi in bacino per nuovi e potenti strumenti
3 Aprile 2021TRIESTE. La N/R Laura Bassi, l’unica nave rompighiaccio oceanografica da ricerca italiana, di proprietà dell’Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale – Ogs, di rientro dalla missione in Antartide, è arrivata a Trieste nello stabilimento giuliano di Fincantieri (l’Arsenale Triestino San Marco – Atsm), dove sarà sottoposta a un importante e delicato lavoro di completamento del suo equipaggiamento scientifico per lo studio e l’esplorazione dell’intero ecosistema marino. Al termine delle operazioni di allestimento, della durata di circa 2 mesi, la N/R Laura Bassi sarà impegnata nella sua prima campagna scientifica in Artico. I lavori sull’unità più importante dell’Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale – Ogs saranno effettuati da Fincantieri, che opererà insieme a un gruppo di aziende del territorio.
La N/R Laura Bassi verrà equipaggiata con un complesso di nuove strumentazioni che la renderanno ancora più performante nelle campagne scientifiche e di conseguenza più attrattiva per il sistema della ricerca nazionale e internazionale. Nel dettaglio, si prevede l’installazione di due nuovi sistemi di mappatura tridimensionale del fondale marino, degli ecoscandagli scientifici con cui poter “mappare” banchi di pesce fino a profondità abissali e di innovativi sistemi che permettono di “vedere” all’interno della terra per oltre 3.000 metri. Verranno inoltre installati sistemi di campionamento e carotaggio del fondo marino e strumenti che misurano le correnti in profondità mentre la nave è in navigazione.
L’operazione è possibile grazie a contributi del Programma Nazionale di Ricerche in Antartide (Pnra) e allo stesso Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale – Ogs, che per questo ha ricevuto un finanziamento specifico dal Ministero. La N/R Laura Bassi giunge a Trieste al termine della sua seconda spedizione al Polo Sud nell’arco di 12 mesi, la 36^ spedizione del Pnra, finanziato dal Ministero dell’Università e Ricerca e gestito dall’Enea per la pianificazione e l’organizzazione logistica, e dal Cnr per la programmazione e il coordinamento scientifico. Al termine dei lavori la nave si dirigerà a Nord, per la sua prima campagna scientifica in Artico della durata prevista di due mesi.