Il MuDeFri di Udine sul Web ha anticipato i musei online

18 Agosto 2020

L’homepage di MuDeFri

UDINE. Mentre le disposizioni ministeriali imponevano a tutti di restare a casa per contenere la diffusione del Covid 19, l’offerta di mostre online si è intensificata: non è passato giorno che gallerie, musei, luoghi di interesse artistico di varia natura non abbiano proposto un percorso virtuale. Proprio come il MuDeFri ha iniziato a fare già nel 2016, accompagnando i suoi visitatori da una “stanza” all’altra, ben prima che tutto questa fervente offerta ci travolgesse e ci entusiasmasse.

Il Museo virtuale del Design del Friuli Venezia Giulia è un progetto nato in una regione di confine un po’ fuori dalle rotte tradizionali del turismo nazionale e internazionale, un po’ fuori dal clamore delle cronache, un po’ fuori dalla ribalta degli avvenimenti, ma da sempre fucina di un’imprenditoria d’eccellenza che ha fatto dell’innovazione una leva strategica per la produzione dei sui prodotti. Tant’è che lo scorso anno la Commissione Europea ha valutato nel Regional Innovation Index il Friuli Venezia Giulia non solo come la regione più innovativa d’Italia, ma addirittura tra le prime rispetto alla media europea.

Le mostre visibili online all’indirizzo www.mudefri.it sono la prova “tangibile” di quanto l’innovazione sia proprio la cifra distintiva di questo sito: non un filmato o una sequenza di immagini che ci riportano virtualmente all’interno di una galleria o di un museo, ma un vero e proprio modello di curatela museale per il web, che tiene conto delle peculiarità del media stesso e su queste costruisce il suo percorso e la sua narrazione. Non solo del design dell’arredamento, ma anche storie di materiali innovativi e curiosità tanto sconosciute, quanto parte della grande storia industriale italiana.

Gae Aulenti – Locus Solus per Poltronova (1964) (Foto Aldo Ballo)

Il MuDeFri è un luogo online dove lo storytelling è la modalità di racconto per diffondere la cultura del progetto che ti fa appassionare e ti conduce per mano in mondi che mai avresti pensato di trovare proprio qui, in Friuli. Vi si narra il variegato mondo delle Donne del Design della nostra regione, alcune selezionate per il censimento che la Triennale di Milano fece qualche anno fa, altre rimaste sconosciute a quel museo, purtroppo; per poi aprirti la porta alla scoperta della Vetroresina, e ancora raccontandoti in un modo totalmente inedito la storia di Moroso, una grande famiglia che con i suoi “compagni di avventura” – i designer, tanti, bravissimi, selezionatissimi – ha lasciato con i suoi prodotti dei segni indelebili nella storia del design internazionale. Design: un argomento di nicchia ma strategico, con un gruppo di visitatori fidelizzato e new entries che aumentano ad ogni manifestazione collegata all’attività di ricerca e di promozione attuata, utenti che provengono da oltre 100 paesi del mondo. Si, perché il sito è anche in inglese e il percorso ragionato incuriosisce.

Moroso vintage – Oblio – Von Robinson

Il digitale è un’ottima opportunità per ripensare alle mostre in chiave moderna. Con il MuDeFri è stato buttato un seme per fare in modo che la cultura del design sia dapprima raccontata e infine fruita in modo semplice e accattivante, così da diventare un patrimonio comune in cui riconoscersi e di cui essere fieri. Ora questo seme sta crescendo con sempre più realtà che trovano su questa strada anche l’opportunità di connessione tra azienda e territorio, in un circuito virtuoso di interessi e di crescita comune. Il Mudefri è un progetto caratterizzato da una significativa valenza culturale. Per questo è rientrato nel programma di incubazione della Regione Fvg Por Fesr 2014-2020.

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