I prati stabili sono a rischio. Appello con un documentario

1 Aprile 2023

Da domani il documentario ”Incanto d’erba… e urgenza“ di Roberto Pizzuti sarà proiettato, con ingresso gratuito, in alcune località del Fvg a partire dal 2 aprile, alle 20.30, a Porpetto nella Sala civica in via don Minzoni. Di seguito, il 5 aprile alle 9.30 all’Università di Trieste (Dipartimento scienze della vita, edificio M, via L. Giorgieri 10); lo stesso giorno ma alle 20.15 a Santa Maria La Longa, Centro di aggregazione giovanile Pro Loco, via Zompicco 1) e il 7 Aprile (20.15) a Cormons, in Piazza XXIV Maggio 22. Lo scopo dell’iniziativa è sensibilizzare i cittadini affinché si attivino in prima persona per la tutela di questo prezioso patrimonio ambientale, ridotto oggigiorno ai minimi termini

I prati stabili sono quelle formazioni erbacee che non hanno subito il dissodamento, aratura o erpicatura, che vengono gestite attraverso lo sfalcio o il pascolo. Sono costituite da un numero elevato di specie vegetali, erbacee, alcune presenti solo in regione, appartenenti a numerose famiglie, la più importante delle quali, per valore naturalistico è quella delle orchidee. E’ importante mantenere questi prati per vari motivi: naturalistico, agronomico, storico, culturale, paesaggistico, di conservazione del suolo, di accumulo di sostanza organica.

Nonostante una legge regionale di tutela, il pericolo di perderli è elevato: arature, eccesso di concimazione, realizzazione di opere varie, il rimboschimento, l’abbandono sono le cause principali. Andrebbero invece falciati regolarmente, affinché non vengano colonizzati da piante arboree. Una volta persa la ricchezza di queste formazioni erbacee, non risulta praticamente possibile il ripristino se non in tempi lunghissimi, e a costi elevati, sempre che si disponga di un’oasi da cui far espandere le specie animali e vegetali. Comunque, data da grande varietà e complessità delle forme viventi interessate, non sarà mai possibile un completo restauro.

L’evento è co-organizzato dall’associazione Amici del Museo Friulano di Storia Naturale (amici.mfsn@gmail.com, https://www.facebook.com/amici.mfsn) insieme ad associazioni e amministrazioni comunali già citate.

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