Gli occhi dei fotografi sulla Balkan Route: una mostra

30 Aprile 2016

UDINE. Sarà il giornalista e scrittore Paolo Rumiz a inaugurare martedì 3 maggio, alle 18, alla Galleria Tina Modotti di Udine, la mostra curata dall’Associazione Ospiti in Arrivo e dedicata alla Balkan Route, l’antica via di transito che dalla Grecia conduce nel cuore dell’Europa, oggi teatro di una grave crisi umanitaria e di diritto. A seguire, alle 20, alla libreria La Pecora Nera, il giornalista Fabio Sanfilippo presenterà il progetto Io sono Sheradzade e l’esposizione dei disegni della piccola Sheradzade, una bambina curdo-siriana di otto anni, bloccata sul confine greco-macedone, che sul suo quaderno racconta la guerra, l’attesa, il sogno di un futuro per sé e la sua famiglia. Le due mostre sono legate al festival Vicino/Lontano, il cui tema quest’anno è quello della vulnerabilità.

“Uno, nessuno, tre milioni. Occhi sulla Rotta Balcanica” è un percorso attraverso gli scatti di Francesco Malavolta, Giulio Piscitelli, Paolo Youssef e Juan Carlos Marzi, quattro fotografi che hanno documentato la rotta balcanica del viaggio dei migranti, dei luoghi di transito e di quelli di attesa, della sospensione del tempo e dei diritti, della marginalità e dell’esclusione, della ricerca di una quotidianità impossibile.

Giulio PiscitelliIl mezzo fotografico restituisce ai migranti un volto, un’identità individuale fatta di gesti, sguardi, azioni; ma impone anche una riflessione sul mondo in cui viviamo, sui diritti e i valori che consideriamo intoccabili, sulle scelte che siamo chiamati a compiere. Lo spettatore osserva, indaga, percepisce, si rispecchia nell’umanità dell’uno, del nessuno, dei tre milioni. Gli occhi sulla Rotta Balcanica sono quelli del fotografo e del visitatore. Ma sono soprattutto gli occhi del migrante in viaggio, che cerca di aprirsi spazi di parola e di azione laddove i muri gli impongono solo marginalità ed esclusione.

Gli spazi suggestivi dell’ex Mercato del Pesce saranno allestiti con l’intento di ricreare gli accampamenti improvvisati ritratti dalle fotografie, quelle “jungle” che diventano i luoghi non-luoghi di un’attesa lunga ed estenuante. La mostra sarà corredata dalle cartografie curate da Ospiti in Arrivo e realizzate da Pietro Ferigo.

Parallelamente alla mostra, aperta fino al 15 maggio tutti i giorni dalle 10.30 alle 12.30 e dalle 16 alle 21 (sabato 7 e domenica 8 maggio con orario continuato dalle 10.30 alle 21), undici librerie di Udine (Cluf, Einaudi, Feltrinelli, Friuli, Kobo Shop, La Pecora Nera, Martincigh, Moderna, Odòs, Tarantola e Ubik) ospiteranno le fotografie di Francesco Malavolta, Giulio Piscitelli, Paolo Youssef, Juan Carlos Marzi, Veronica Andrea Sauchelli e Michele Biasutti e pannelli infografici, allargando il percorso espositivo all’intera città. Nel Kobo Shop, un’installazione sonora permetterà di ascoltare le registrazioni realizzate lungo la rotta balcanica, mentre La Pecora Nera esporrà i disegni di Sheradzade, che dopo Udine andranno a Roma al Maxxi, Museo nazionale delle Arti del XXI secolo.

In occasione della mostra, il 7 maggio a partire dalle 14.30 è stato organizzato un Instameet con gli Igers fvg, il circolo fotografico 2.0 del Friuli-Venezia Giulia. L’itinerario prevede una passeggiata in città lungo due diversi itinerari che toccheranno le librerie e alcuni luoghi significativi, con l’accompagnamento dei volontari di Ospiti in Arrivo e di alcuni richiedenti asilo.

La foto è di Giulio Piscitelli.

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