Empatia vuol dire ‘mettersi nelle scarpe di qualcuno’
27 Dicembre 2022PORDENONE. Pordenone capitale dell’empatia. Per tre giorni l’ex Convento di San Francesco si trasforma in un temporary shop di scarpe, dove chi entra non consuma oggetti, ma storie da ascoltare in cuffia, indossando le scarpe donate per l’occasione da coloro che le raccontano, per 10 minuti il tempo di una storia. Il 28, 29 e 30 dicembre dalle 10 alle 20 con ingresso libero approda nella Città sul Noncello per il Trentennale della Cooperativa sociale Itaca Mettiti nelle mie scarpe, l’opera esperienziale di Empathy Museum di Londra, riadattata e realizzata in Italia da Fondazione Empatia Milano. Sarà una preziosa occasione rivolta a tutti di mettersi nei panni di un’altra persona, camminare realmente nelle sue scarpe, provare le sue emozioni, sogni, speranze, e per valorizzare Pordenone come città inclusiva.
L’opera d’arte A Mile in My Shoes, titolo della versione originale britannica, si basa sul concetto di empatia elaborato dal filosofo Roman Krznaric, intesa non come una dote innata, bensì una capacità che può essere sviluppata e allenata. Nel suo adattamento italiano, Mettiti nelle mie scarpe, opera ideata dall’artista inglese Clare Patey, oggi direttrice di Empathy Museum, concretizza grazie a un allestimento esperienziale l’espressione inglese “mettersi nei panni di qualcuno” (walk a mile in someone’s shoes).

Presentazione del progetto
Presentata in Italia soltanto a Milano, Mettiti nelle mie scarpe è organizzata e promossa a Pordenone dalla Cooperativa sociale Itaca in collaborazione con Fondazione Empatia Milano, e prodotta in Italia da Piano B. Speciali partner il Comune di Pordenone, che ha concesso il proprio patrocinio e inserito l’iniziativa tra gli eventi di “Natale a Pordenone 2022”, e gli sponsor che hanno creduto nel progetto e lo sostengono, Bcc Pordenonese e Monsile, Csi – Studio commercialisti Ciganotto Cinelli Salvato, Venchiaredo spa.
All’ex Convento di San Francesco il 28, 29 e 30 dicembre chi entrerà troverà un negozio di scarpe: ne potrà scegliere un paio, le calzerà e camminerà all’interno del Chiostro per una decina di minuti, ascoltando in cuffia la storia del proprietario di quelle scarpe raccontata dalla sua voce. A disposizione 31 podcast originali, 21 in italiano e 10 in inglese, che testimoniano storie reali di ordinaria fatica e quotidiana normalità, scelte, raccolte e registrate nel corso del 2020 dallo staff di Fondazione Empatia Milano per stimolare l’esercizio empatico, proponendo intenzionalmente anche prospettive e punti di vista disturbanti e sconosciuti. I podcast sono stati poi montati dai registi Massimo D’Anolfi e Martina Parenti e musicati dal compositore Massimo Mariani. Sarà un modo semplice e immediato per empatizzare con chi è diverso o lontano da noi, gli avventori potranno entrare con il corpo e con il cuore in un universo intimo e raccolto, nel quale vivere emozioni per uscirne con una nuova consapevolezza e obiettività.
RACCOLTA FONDI
Nel corso dell’evento sarà attiva una speciale raccolta fondi per rispondere con soluzioni concrete ai bisogni del territorio. Si potrà sostenere il Fondo Vite da Vivere della Fondazione Well Fare di Pordenone, che si rivolge interamente alle persone con disabilità e alle loro famiglie. Primo obiettivo di Vite da Vivere è aiutare a mettere su casa: una casa all’anno da rendere disponibile per le persone con disabilità in uscita dai percorsi formativi. Oggi nel territorio le case di vita indipendente sono 16, in cui vivono a piccoli gruppi 32 persone con disabilità.