Contrappunti sarà aperto dal duo Bergamasco – Arciuli
29 Maggio 2021
Emanuele Arciuli e Sonia Bergamasco
TRIESTE. “Contrappunti” è il filo rosso tematico della Stagione Cameristica 2021 firmata Chamber Music, e ai “Contrappunti lunari” è dedicato uno degli eventi clou del cartellone, il concerto scenico in prima nazionale che, lunedì 31 maggio al Teatro Miela di Trieste alle 19.30, vedrà protagonisti l’attrice Sonia Bergamasco e il pianista Emanuele Arciuli in una “passeggiata poetica e musicale nei territori della modernità”. La voce di Sonia Bergamasco e le sonorita’ pianistiche di Emanuele Arciuli si intrecciano quindi in un viaggio visionario che attraversa brani simbolo del Novecento con ricchezza di riferimenti e intensa suggestione.
Dettagli e aggiornamenti sul sito www.acmtrioditrieste.it. La Stagione 2021 dell’Associazione Chamber Music, curata dalla musicologa e pianista Fedra Florit, è sostenuta dalla Regione e da Mibact, Comune di Trieste, Iniziativa Centro – Europea, Generali, Banca Mediolanum, Itas Assicurazioni, Suono Vivo – Padova e Zoogami.
“Contrappunti lunari” non è solo un concerto per voce e pianoforte, è soprattutto il dialogo scenico fra un’attrice e un pianista che, tra il serio e il faceto, propongono al pubblico idee e riflessioni sul fare artistico e musicale. Un viaggio visionario attraverso le epoche alla ricerca del nuovo, che attinge all’opera letteraria di Edoardo Sanguineti, Ludovico Ariosto, John Cage, Albert Giraud, e ad alcune poesie della stessa Bergamasco. Le musiche sono una selezione da Arnold Schoenberg (Sechs Kleine Klavierstücke op.19), Karlheinz Stockhausen (Klavierstück IX), John Cage (In a Landscape*), Carlo Galante (Chiari di Lupo), Michael Daugherty (Monk in the Kitchen).
Il programma si arricchisce di un melologo dedicato – con toni divertiti e paradossali – al tema della licantropia: composto da Carlo Galante per il duo Bergamasco-Arciuli, si avvale di testi raccolti ed elaborati dal pianista Luca Schieppati e dallo stesso compositore. Il riferimento alla luna, che dà il titolo al progetto, va al di là di celebrazioni e tentazioni oleografiche, e diviene allusione alla modernità, così vicina e assieme distante dalla sensibilità comune, ma territorio affascinante di nuove conquiste. La musica moderna e contemporanea rappresenta ancora oggi una sfida per buona parte del pubblico, ma la sua varietà e la ricchezza di colori, di linguaggi e di registri narrativi è sempre una piacevole scoperta per quanti vogliano aprirsi all’ascolto.