Casamia, successo in Carnia Si conclude con Elsa Martin
10 Dicembre 2021PALUZZA. Casamia, progetto di residenze artistiche che intende sottolineare quanto la cultura possa essere motore di sviluppo dei territori, si appresta a chiudere con il concerto di Elsa Martin. La cantante, compositrice e performer in questi giorni è in residenza artistica a Paluzza, dove si esibirà sabato 11 dicembre, alle 17, all’Ostarie da Cleve. Un’edizione che arriva dopo un anno di stop a causa della pandemia e che ha saputo portare una ventata di gioia nelle località coinvolte, riuscendo a costruire una grande rete che ha coinvolto Comuni, attività economiche e cittadini.

Elsa Martin (Foto Ulderica Da Pozzo)
«Questa edizione di Casamia ha fatto un passo avanti nella relazione con il territorio, nella partecipazione degli abitanti. La musica è stata lo strumento con cui innescare dinamiche nuove e ci pare che tutti, a partire dagli artisti, abbiano saputo mettersi in gioco nel modo giusto», ha precisato Francesco Rossi, uno dei responsabili del progetto organizzato dall’associazione Cocula con il sostegno di Regione, Fondazione Friuli e Comunità di montagna della Carnia. Della stessa opinione di Rossi anche Ermes De Crignis, presidente della Comunità di Montagna della Carnia: «È stato molto bello ospitare nuovamente Casamia e farlo in maniera diffusa. I cittadini si sono dimostrati parte attiva nell’iniziativa. Gli artisti sono rimasti entusiasti dell’esperienza fatta sui territori. Le attività economiche sono state coinvolte. Progetti come questo sono sempre più importanti per la montagna perciò l’auspicio è che in futuro ci siano ancora molte edizioni di Casamia».
L’edizione 2020 (rimandata di un anno a causa dell’emergenza sanitaria), infatti, si può già definire un successo che ha coinvolto sei comunità e altrettanti artisti. Casamia ha preso il via a novembre a Zovello (Ravascletto), per poi proseguire a Tausia (Treppo-Ligosullo), Trava (Lauco), Viaso (Socchieve), Pesariis (Prato Carnico), e chiuderà, come detto, a Paluzza. Ciascuna delle comunità ha ospitato uno degli artisti (Marco Brosolo, Paolo Forte, Drumlanduo, Tumasch è, ConFusione Duo, Elsa Martin) che dal mercoledì al sabato si sono immersi completamente nella loro musica, lasciandosi contaminare dalle comunità ospitanti e dai territori, con la loro storia e le loro peculiarità.
Lo ha spiegato bene Denis Blarasin, assessore al comune di Ravascletto: «Giunti alla fine di questa edizione di Casamia non posso che ritenermi soddisfatto. Credo che quest’anno il progetto abbia davvero avuto una svolta, cominciando a ingranare nel migliore dei modi. Ritengo che un punto importante che ha permesso questo sia l’aver distribuito le residenze sul territorio, non concentrandole come in passato in un unico comune. Questo ha favorito delle connessioni anche fra i territori ospitanti. Azzeccata anche la scelta di puntare sulle piccole frazioni dei paesi, dove spesso si avverte un maggior senso di comunità. Ho avuto il piacere – ha concluso – di seguire tutte le tappe di Casamia e ho visto le persone attivarsi, entusiaste di accogliere gli artisti, aprendo in alcuni casi anche le porte delle loro case, per offrire un alloggio, un pranzo o una cena.