Argia, una storia friulana di quotidiana sofferenza
22 Ottobre 2016FRISANCO. Andrà in scena a Poffabro il 23 ottobre ARGIA, spettacolo con musica dal vivo, nell’ambito di “Suoni e parole dal Novecento friulano”, evento organizzato in collaborazione con i Comuni di Frisanco, Tramonti di Sotto, i Borghi più belli d’Italia in Friuli Venezia Giulia e con il contributo della Comunità Montana del Friuli Occidentale, finalizzato alla valorizzazione della lingua e cultura friulana.
“Suoni e parole dal novecento friulano” si svolgerà in due appuntamenti, il primo appunto a Poffabro con inizio alle 17.45; il secondo a Tramonti di Sotto. A seguire ci sarà l’incontro con la protagonista della storia, Argia Manarin, ora novantaduenne e per concludere “assaggi” di musica tradizionale friulana dalla fisarmonica di Paolo Forte. Lo spettacolo è la storia della vita di una donna friulana, Argia Manarin, che tocca le vicende più dure del Novecento, ma porta avanti anche un messaggio di forza e speranza. In scena l’attrice Marta Riservato e il fisarmonicista Paolo Forte, diretti da Roberto Pagura.
Argia Manarin è nata a Valvasone nel 1924, è cresciuta ed ha condotto la sua vita nel ‘terremotato’ ‘900 friulano, battendosi come gran parte della sua generazione contro la miseria, i viaggi che le giovani intraprendevano interrompendo la loro infanzia per andare a servizio delle famiglie benestanti. Poi la guerra, crudele e ladra di persone care, l’arrivo di un bambino nato da un amore mai più rivisto, la lunga malattia e la morte del marito, fino alla più sanguinosa disputa, quella contro il male più grande per una madre, una donna, una persona: la morte prematura di un figlio.
Il prossimo appuntamento, con lo stesso format, sarà a Tramonti di Sotto domenica 27 novembre alle 17.30 nella Casa della Conoscenza.