Alla scoperta della Grande Guerra nella Val del Lago

19 Novembre 2021

BORDANO. I panoramici sentieri, le storie e le emozioni dei tanti soldati che hanno dato la propria vita durante la Grande Guerra, le tracce degli insediamenti e delle postazioni impiegate negli scontri, il racconto delle vicende e dei combattimenti avvenuti sul territorio sono i veri protagonisti degli itinerari proposti, a partire da sabato, dall’Ecomuseo della Val del Lago in collaborazione con il dott. Marco Pascoli, esperto storico e guida Aigae, nonché curatore del Museo della Grande Guerra di Ragogna e autore di diversi libri.

Tra i più rappresentativi luoghi, silenziosi custodi dei tragici avvenimenti del fronte, c’è il Forte del Monte Festa, che nell’autunno del 1917 subì un assedio di più giorni, emerge ben conservato fra le più poderose opere permanenti italiane del Friuli. Sulle alture a ovest del Lago, con un po’ di attenzione, si possono visitare le sconosciute gallerie-cannoniere italiane del Cuel Mulimiela e del Folchiar. Grazie alle mulattiere ’si conquista‘ invece il Covria, il Monte Cuar-Flagjel, il Brancot e il San Simeone, vette che ospitavano alcuni degli osservatori di cui si avvaleva la Fortezza Alto Tagliamento-Fella.

IL CALENDARIO DELLE ESCURSIONI
A distanza di più di un secolo, la proposta ecomuseale di itinerari guidati, aperti a tutti, ha come obiettivo quello di diffondere la conoscenza degli eventi storici verificatisi nel Gemonese. Si comincia il 20 novembre alle 9 ripercorrendo, nel caso in cui non ci sia neve, la mulattiera di guerra del Monte Cuar. In alternativa sarà proposto il sentiero che tocca la cannoniera del Falcjar. Il secondo appuntamento è previsto per il 2 gennaio 2022, ore 10, e dedicato alla cannoniera del Cuel Mulimiela, altura situata nel Comune di Cavazzo Carnico, dove è possibile osservare un’opera di fortificazione rimasta inalterata nel tempo.

Si continua il 29 gennaio 2022, sempre alle 10, con la visita al sito dell’areoporto militare italiano di Cavazzo Carnico, suggestiva testimonianza bellica che a oggi pochi conoscono. Imperdibile la visita, con partenza alle 9 nel caso in cui la neve lo permetta, del 27 febbraio al Forte del Monte Festa, una delle più imponenti opere militari sul territorio legate alla Grande Guerra, ove 100 anni fa ha avuto luogo una storica resistenza a difesa del fronte italiano. L’ultima uscita, in programma per le 9 del 13 marzo 2022, è invece dedicata agli osservatori del Monte San Simeone. Anche in questo caso verrà proposta un’alternativa nel caso in cui la neve rendesse difficoltoso percorrere l’itinerario: il Ponte di Braulins, antico simbolo dell’unione tra le comunità del territorio, e le postazioni sovrastanti.

Il livello di impegno e di difficoltà è escursionistico. La durata delle uscite va dalle 5 alle 8 ore, variabili a seconda delle esigenze e dell’andamento dell’escursione. Si ricorda inoltre l’obbligo di distanziamento durante le uscite e che il calendario, per la sicurezza di tutti i partecipanti, potrebbe subire variazioni nel caso di meteo avverso o cause di forza maggiore.

Per informazioni più dettagliate sulle escursioni contattare il dott. Marco Pascoli: e-mail: info@grandeguerra-ragogna.it | cell.: 3473059719

Per prendere parte alle escursioni è necessario prenotarsi compilando apposito modello, scaricabile alla seguente pagina web

http://www.ecomuseovaldellago.it/wp-content/uploads/2020/07/partecipazione-a-visite-guidate.pdf

da inviare a: ecomuseodellavaldellago@gemonese.utifvg.it o contattando direttamente il dott. Pascoli ai recapiti sopra indicati.

Da non dimenticare, per tutti coloro che desiderano proseguire in autonomia la scoperto della Val del Lago, che è possibile ammirare, vicino a Peonis, l’epigrafe in latino che rammenta l’ultimazione della camionabile militare Cornino-Trasaghis “mentre ferveva la guerra europea”. A ciò si aggiungono, a Bordano, le lettere gotiche della fontana costruita dagli emigranti rimpatriati dalla Germania a causa del conflitto che esemplificano, in concreto, le lacerazioni procurate da quella drammatica guerra alle genti d’Europa.

L’Ecomuseo è una particolare forma museale che ha come obiettivo quello di conservare, comunicare e rinnovare l’identità culturale di una comunità. Si occupa della tutela e valorizzazione di un territorio uniforme dal punto di vista geografico, sociale ed economico, che in questo caso è la Val del Lago: uno scrigno di storia e natura incastonato nelle Prealpi Carniche.

www.ecomuseovaldellago.it – ecomuseodellavaldellago@gemonese.utifvg.it

Social: Facebook – Instagram

Condividi questo articolo!