Un pittore schivo e la sua arte: incontro con Montanari
23 Settembre 2015PORDENONE. Dopo essere apparso per la prima volta in pubblico a Pordenone alla serata di presentazione del documentario/intervista realizzato da Videe e all’inaugurazione della mostra a lui dedicata in Galleria Bertoia (con una sezione di grandi dipinti della sede di FriulAdria in piazza XX Settembre), lo schivo Pordenone Montanari si concederà per la prima volta in una conversazione sulla sua arte e sul suo percorso artistico assieme al curatore, Fulvio Dell’Agnese. Durante l’incontro “Il mio assedio alla forma”, primo degli appuntamenti collaterali alla mostra, in programma venerdì 25 settembre alle 18 in Galleria Bertoia, il curatore dialogherà dunque con l’artista ripercorrendo la sua vicenda umana, dall’infanzia a Pordenone alla decisione – a Milano – di dedicarsi totalmente a pittura e scrittura; dagli anni del ritiro rigoroso nel proprio studio all’esperienza di un’improvvisa e invadente notorietà.
Particolarmente interessante sarà analizzare la sua formazione, avvenuta direttamente nei musei e nelle gallerie più importanti d’Europa e affiancata da un ventennio di attività in una Milano densa di esperimenti artistici, e capire come sia nato e si sia evoluto uno stile personale coltivato successivamente nella solitudine di Valle San Nicolao. “Quella di Montanari – spiega Fulvio dell’Agnese – è una pittura che ha l’ambizione di giungere al limite dell’astrazione, partendo da un’indagine sulla figura. Più che una pittura figurativa però è figurale, dove le forme sono sempre centrali, delineate da un segno estremamente rapido, addirittura vorticoso in alcuni casi, ma sempre estremamente energico, accompagnato da scelte cromatiche d’impatto, spesso anche violente. Avvincente è il suo rapporto con i grandi modelli della storia dell’arte: a volte si leggono assorbiti profondamente nel suo linguaggio e nel suo tessuto pittorico, a volte vengono messi in risalto anche in maniera giocosa, ilare e autoironica”.