Quaresimali d’arte in Duomo

14 Marzo 2014

UDINE. Anche in questa Quaresima si svolgono i «Quaresimali d’arte», il suggestivo cammino di fede, pensiero e musica proposto dall’Arcidiocesi di Udine. In quattro domeniche (9, 16, 23 e 30 marzo), dalle 17 alle 18.15. Il Duomo udinese ritorna ad essere la sede di una rinnovata serie di stazioni quaresimali, costituite dalla catechesi al popolo dell’Arcivescovo di Udine, mons. Andrea Bruno Mazzocato, accompagnata dall’ascolto della Parola di Dio e di pagine importanti della storia musicale cristiana.

«Il filo conduttore dei Quaresimali di quest’anno è quello della speranza cristiana, tema su cui si incentra l’anno pastorale della Chiesa Udinese – spiega don Alessio Geretti, delegato episcopale per la pastorale della cultura -. Quattro momenti di contemplazione in cui si intrecciano discanti aquileiesi, di antica tradizione locale, meravigliose cantate di Johann Sebastian Bach, pagine della Sacra Scrittura, brani scelti di poesia insieme alla riflessione dell’Arcivescovo stesso su quattro aspetti diversi della speranza cristiana: la speranza che viene dal perdono; la speranza che nasce dalla preghiera; la speranza che resiste nella sofferenza e la trasforma e, infine, il martirio come supremo segno della speranza, la più grande di tutte che è quella di una vita oltre quella fisica, nel nome della quale non c’è più nemmeno il timore di perderla per amore di Gesù e per fedeltà al Vangelo».

Domenica 16 marzo cuore del Quaresimale sarà «La preghiera, segno e fonte di speranza» con il discanto aquileiese «Domus saltus Libani» e la cantata BWV172 «Erschallet, ihr Lieder, erklinget, ihr Saiten!» («Squillate, voi canti, risuonate voi corde!» di J. S. Bach).

Domenica 23 marzo invece il tema del Quaresimale sarà «La sofferenza sfida la speranza». Saranno eseguiti il discanto aquileiese «Sonet vox Ecclesiae» e la cantata BWM 150 «Nach dir, Herr, verlanget mich» («A te Signore, io anelo) di J. S. Bach.

Domenica 30 marzo la riflessione sarà incentrata su «Il martirio, la suprema speranza» con il discanto aquileiese «Submersus jacet Pharao» e la cantata BWV 44 «Sie werden euch in den Bann tun» («Vi metteranno al bando») di J. S.Bach.

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