Pedalando con Lavinia
29 Giugno 2013PRADAMANO. A Villa Merlo Dragoni a Lovaria di Pradamano – ospiti del Salotto Delle Arti e della Letteratura gestito dall’associazione Pas de Tor – è stato presentato il secondo appuntamento del progetto “Lavinia Florio: una dama friulana tra cultura del territorio e letteratura”. Organizzata dall’Associazione Apriamo il Paracadute di Buttrio – in collaborazione con l’associazione Donne del Vino Fvg e con il sostegno di Turismo Fvg – l’iniziativa si prefigge di far scoprire un Friuli sconosciuto ai più e che, arricchito dalla figura di questa dama colta e intellettuale, riuscirà ad attirare l’attenzione di quanti visiteranno Udine, Perserano, Lovaria e Buttrio attraverso Palazzo Florio, Palazzo Dragoni Villa Florio, Villa Caimo-Dragoni e Villa Merlo-Dragoni e le produzioni vinicole friulane.
A pochi chilometri da Udine, a Lovaria di Pradamano, sorge infatti la storica villa Merlo Dragoni, che nella seconda metà del Settecento ospitò un salotto letterario per iniziativa di Lavinia Florio Dragoni. Sul modello dei più noti salotti veneziani, Lavinia attrasse, nella residenza campagnola di Lovaria, non solo l’aristocrazia del luogo, ma anche personalità autorevoli soprattutto di origine veneta. Grata dell’attenzione che a lei riservavano insigni eruditi, non solo per la sua persona, ma anche per i suoi scritti a Melchiorre Cesarotti confida:” Io sono la donna di campagna che riempie i suoi canestri d’erbe, fiori e frutti di suo gusto senza saper investigare l’industria ammirabile della natura che le produce”. Molti i corrispondenti, vale la pena ricordare: il cividalese Carlo de Rubeis, Giuseppe Greatti, Antonio Liruti, Quirico Viviani, G.B. Flamia, Giuseppe Zandonella, la goriziana Francesca Valvason Morelli e l’abate Antonio Dragoni di Cremona.
Durante la serata – deliziata dall’attrice Paola Bonesi che ha letto alcune lettere di Lavinia, e dalla cantante friulana Giulia Daici che ha incantato gli ospiti con la sua voce – è stato illustrato il nuovo “Salotto itinerante di Lavinia” con il quale l’associazione Apriamo il Paracadute si mette a disposizione per la lettura espressiva delle lettere di Lavinia agli ospiti di agriturismi, B&B o altro, per serate all’insegna della scoperta degli scritti di Lavinia immersi nella terra friulana. “La cultura del vino e del territorio – dice Mària Croatto, presidente dell’Associazione Apriamo il Paracadute – incontra dunque il mondo della letteratura attraverso Lavinia Florio Dragoni per valorizzare i luoghi che si animano di nuovo per emozionarci oggi come ieri. Un’esperienza che aiuterà a lasciare un ricordo indelebile della nostra terra friulana”.
Online anche il sito www.apriamoilparacadute.it che dedica una sezione speciale a Lavinia allo scopo di attualizzare la figura di questa dama friulana e scoprire assieme a lei le bellezze dei paesi da lei frequentati, conoscere i vini che lei produceva, gli abbinamenti ai cibi friulani, i libri che raccolgono le sue lettere, la sua famiglia, il contesto storico in cui ha vissuto, i suoi amici con i quali amava intrattenere una copiosa corrispondenza epistolare e che in certe occasioni amavano farle visita nel suo salotto letterario per poi potersi deliziare del suo prelibato ed alquanto apprezzato nettare d’uva. Un baule che racchiude i ricordi di Lavinia ma che ci fornisce gli strumenti per muoversi nell’oggi alla scoperta di sapori antichi.
Prossimo appuntamento della rassegna, domenica 30 giugno con “Le passeggiate di Lavinia”, una giornata all’aria aperta tra cultura del territorio e letteratura. Alle 8 partenza in bicicletta dalla sede dell’ Ufficio Turistico IAT di Buttrio (presso il Palazzo delle Associazioni, via Cividale 21). Il percorso toccherà Buttrio (Villa Dragoni), Pradamano, Lovaria (Villa Merlo Dragoni) e Persereano (Villa Florio) con soste per conoscere i luoghi di Lavinia e pranzo in agriturismo, percorrendo una parte del tracciato della Ciclovia ALPE ADRIA. Le socie di Apriamo il Paracadute che hanno sviluppato il progetto, illustreranno i luoghi frequentati da Lavinia Florio Dragoni e le peculiarità delle zone e dei paesi che saranno attraversati. Il tutto intervallato dalle letture di alcuni scambi epistolari della nobildonna friulana.
Punto centrale della rassegna, sarà poi la presentazione a settembre del libro edito da Marsilio “… la più istruttiva, e la più squisita delle conversazioni. I carteggi letterari di Lavinia Florio Dragoni (1780-1811)” di Fabiana Savorgnan di Brazzà. Il libro propone la ricostruzione, attraverso documenti inediti conservati prevalentemente nell’Archivio di Stato di Udine, nell’Archivio Florio di Persereano, nella Biblioteca civica “V. Joppi” di Udine, di Lavinia Florio Dragoni e del suo circolo letterario.
Attraverso i luoghi delle lettere (Udine, Lovaria, Basiliano, Persereano, Buttrio, Venezia, Padova), i contenuti in esse esplicitati, si delinea un itinerario fisico e spirituale che permette di ricostruire un’epoca, ma anche uno stile di vita che caratterizza il vivere in quella campagna friulana a cui Lavinia dedica molto del suo tempo, in attività quali la coltura del vino e la cura delle attività quotidiane, che regalano quadri d’ambiente pregevoli e inediti di una vita agreste improntata alla sobrietà e all’amore per la natura e il paesaggio. Lavinia, attraverso le lettere, appare un’intellettuale colta e sensibile, una donna che vive all’interno della sua terra, immersa nel suo Friuli, ma proiettata al di fuori della sua patria: quasi un’imprenditrice d’idee ante litteram, impegnata a valorizzarne le peculiarità culturali e materiali.