Pasqua ascoltando Mozart

27 Marzo 2013

La chiesa di San Pietro apostolo (Foto Viola)

MANZANO. Imperdibile concerto di Pasqua all’Abbazia di Rosazzo (Manzano) domenica 7 aprile alle 16 tenuto dalla Wiener Kammersymphonie. La Wiener Kammersymphonie si è formata nel 2006 in occasione dell’anno mozartiano debuttando in Spagna con una serie di concerti molto apprezzati dal pubblico e particolarmente sostenuti dalla critica, che li ha considerati in assoluto i migliori della lunga stagione dedicata all’artista salisburghese. Successivamente il gruppo ha realizzato progetti dedicati a compositori austriaci contemporanei di Mozart e allo stesso tempo si è dimostrato interessato a proponimenti di più ampio respiro partecipando a programmi crossover, ove il classicismo viennese più puro è stato fuso con le suggestioni della danza hip-hop. Nel 2008 la Wiener Kammersymphonie ha avuto il privilegio di debuttare al prestigioso Wiener Musikverein riscuotendo grande successo. In seguito è stata invitata a partecipare a numerosi festival internazionali tra i quali il Ravello Festival, Alba MusiKfestival e Side MusiKfest (Turchia).

Fanno parte del Wiener Kammersymphonie: Cornelia Löscher, primo violino; Règis Bringolf, secondo violino; Lena Fankhauser, viola; Sergio Mastro, violoncello e Felipe Medina, contrabbasso. Il programma che verrà presentato è composto da una parte classica rappresentata dalla Messa da Requiem in re minore KV. 626, ultima composizione di Mozart. Commisionatagli dal conte Walsegg-Stuppach, vi lavorò sino alla morte, mentre si ammalava più gravemente. Il lavoro, rimasto incompiuto fu completato dall’allievo Franz Xaver Sussmayr secondo i suggerimenti che lo stesso compositore gli trasmise prima di morire. A questa si affiancherà la Summa e Frates di Arvo Pärt, compositore contemporaneo originario dell’Estonia. Il suo messaggio è essenziale e puro. Il suo recupero dell’armonia rinascimentale, della triade come base dell’armonia, e poi con lo sviluppo dello stile chiamato ‘tintinnabuli’ (La definizione, dettata dallo stesso Pärt è: Lavoro con pochissimi elementi – una voce, due voci. Costruisco con i materiali più primitivi – con l’accordo perfetto, con una specifica tonalità. Tre note di un accordo sono come campane. Ed è perciò che chiamo questo tintinnabulazione) porta a risultati di formidabile impatto estetico ed emotivo, con grandi esempi particolarmente nella musica vocale. L’opera di Pärt è la ricerca di una comunicazione profonda ed intensa attraverso un linguaggio essenziale, dove anche la semplice relazione tra pochi suoni assume estrema importanza.

Con questo particolare genere Pärt dimostra come sia possibile produrre opere valide nonostante l’utilizzo di un’armonia estremamente semplice e la riduzione ai minimi termini del materiale compositivo. Infatti, il modo di comporre di Pärt è generalmente costruito solamente su due voci: una funge da accompagnamento, arpeggiando e ripetendo le note di un accordo tonale (come spiega sopra Pärt, la “Tintinnabulazione”), l’altra è la “melodia” (spesso vocale), ovvero la voce principale. Il tintinnabuli quindi è uno stile a metà fra monodia e polifonia, senza però rientrare realmente in nessuna delle due categorie.

Il concerto si terrà alle 16 nella chiesa di San Pietro Apostolo dell’Abbazia di Rosazzo con ingresso libero.

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