Luigi Nacci a Cervignano racconta il “selvatico” del Fvg
7 Settembre 2019
Luigi Nacci
In Friuli Venezia Giulia ci sono boschi e foreste sterminate, luoghi in cui si è combattuto, ci si è vendicati spietatamente, si sono nascoste prove di stragi feroci e allo stesso tempo rifugi per vagabondi pacifici, viandanti senza bandiera che non conoscono l’odio. Il selvatico batte alle porte del centro. E’ una forza selvaggia e liberatoria. Siamo disposti a conoscerla?
Luigi Nacci è fondatore del Festival della Viandanza ed esperta guida della Compagnia dei cammini. Dopo il grande successo di “Viandanza. Il cammino come educazione sentimentale” pubblicato nel 2016 da Laterza, quest’anno ha pubblicato Trieste Selvatica sempre per Laterza. Trieste è la città di Maria Teresa, di Miramare, di Sissi, delle regate, dei caffè. Tutto vero.
Ma c’è un’altra città: quella di Joyce e di chi, come lui, trascorreva le notti in locali malfamati, in mezzo alla calca umana giunta per cercare fortuna in una metropoli che fino a poco tempo prima era stata un anonimo villaggio. C’era e c’è ancora una Trieste di vicoli, di personaggi al limite tra genio e follia. C’è il Carso, non corpo separato, ma parte integrante della città: labirinto di sassi, boscaglie, doline, foibe, trincee.

Luigi Nacci