L’arte del cantastorie

11 Ottobre 2013

UDINE. Riparte il 12 ottobre la formazione all’arte del Cantastorie. Perché è necessario alla società d’oggi questo nuovo mestiere? Quasi tutti sanno raccontare fiabe, a che serve studiare? L’arte della “parola che guarisce” è una maestria innata, ma va addestrata. Appartiene ora al novero delle professioni non ordinistiche, regolamentate dalla Legge nr.4, art.117, III comma della Costituzione Italiana, grazie alla Piccola scuola italiana per Cantastorie. L’arte del Cantastorie serve a sviluppare la Qualità nell’umano spaventato e confuso. Oggi che ci sono molte persone aggressive, la paura la fa da padrone. A scuola, in azienda, in famiglia. Una vitaccia. L’arte del Cantastorie serve a ricordarci in ogni istante che “fatti non foste per viver come bruti, ma per seguire virtute e conoscenza”. Perché conoscere se stessi, vuol dire aprire intimamente lo sguardo all’universo e al divino, come narravano gli antichi greci. E poiché solo una persona risvegliata, consapevole del proprio valore individuale, sa svolgere con pertinenza la sua funzione nella società, oggi i Cantastorie servono. Eccome.

Serve fare tam tam. Serve raccogliersi intorno a un fuoco e raccontare la Bellezza dell’identità perduta. La fiaba è un appuntamento quotidiano con se stessi, è uno spazio e un tempo dove ritrovarsi da buoni amici, dove silenziare il corpo e la mente per lasciar parlare lo spirito, quella parte immateriale e metaforica di cui siamo fatti. Tutta d’oro schietto. La fiaba è una medicina narrativa, che parla con amore all’essere umano dentro il corpo che soffre. È un incontro con il senso del sacro, proprio lì, dentro il profano che di fango è fatto. Insieme possiamo essere felici per sempre. Da millenni le fiabe ce lo ricordano, custodi della memoria, patrimonio dell’umanità.

Volete diventare cantastorie? Volete iscrivervi? Volete maggiori informazioni? Ecco il percorso di formazione proposto da Piera Giacconi – La voce delle fiabe (telefono 0432 204329 – Via Gemona, 102 – Udine).

a) Il primo anno concerne l’arte del Cantastorie. Il Cantastorie sviluppa la Qualità Umana delle infinite risorse personali di cui è portatore sano, ma inconsapevole. Si occupa prima di se stessa/o, per riuscire poi a favorire tale processo espressivo anche nelle persone che incontra. La formazione è esperienziale e avviene in dieci fine settimana, da ottobre a luglio, per un totale di 160 ore. La frequenza è necessaria. L’esame finale è una prova d’artista. È contemplato un solo recupero possibile. Si rilascia il diploma solo a completamento del percorso. È richiesta un’esperienza di apprendistato con almeno 8 persone, per un totale di 40 ore di tirocinio pratico. La formazione può essere intrapresa in qualsiasi momento dell’anno, in casi particolari. Ad esempio può essere iniziata a gennaio e finire a dicembre l’anno successivo. Il diploma di Cantastorie consente di operare professionalmente anche con la qualifica di operatore olistico riconosciuto SIAF (Società Italiana Armonizzatori Famigliari, www.siaf.it). La formazione va integrata in quel caso dall’allieva/o con ulteriori 70 ore presso un istituto collegato SIAF, sui temi: il colloquio di counselling, le dinamiche caratteriali, la legislazione vigente, l’esame finale.

b) Il secondo anno concerne l’arte-terapia con la narrazione, la scrittura, il disegno. Il Cantastorie rifrequenta i dieci incontri da ottobre a luglio, per un totale di 160 ore di formazione esperienziale. L’attenzione è rivolta questa volta non solo alla conoscenza di sé, ma all’espressione della magia trasformatrice nel quotidiano, costruito consapevolmente insieme al suo pubblico. Grazie alle fiabe, l’interlocutore finale del proprio addestramento diventa occasione privilegiata di crescita professionale e umana, nella diversità. L’allieva/o si impegna pertanto a organizzare, seguire e relazionare su piccoli gruppi di lavoro espressivo con le fiabe da lei/lui creati, che siano rivolti ad adulti, anziani, ragazzi o bambini. È richiesta un’esperienza di apprendistato con almeno 16 persone, per un totale di 50 ore di tirocinio pratico. Affiancata/o dalla docente, l’allieva/o prende fiducia nel proprio operato, fino ad acquisire una certa indipendenza. Necessari la frequenza (è contemplato un solo recupero possibile), un esame finale con prova d’artista, una breve tesi su quanto sperimentato.

c) Il terzo anno riguarda l’arte-terapia con le fiabe e il respiro ritmato volontario Genesika. Il Cantastorie rifrequenta i dieci incontri a cadenza mensile per un totale di 160 ore di formazione esperienziale, consapevole della sua funzione e del suo valore nella società d’oggi, dell’importanza della respirazione a favorire i processi evolutivi e di consapevolezza negli interlocutori, negli ambienti più diversi. L’attenzione è rivolta a produrre miglioramenti concreti nelle relazioni interpersonali all’interno dei gruppi di lavoro in cui opera. Svolge un tirocinio pratico di 60 ore, in un’esperienza di apprendistato con almeno 24 persone in totale. Si impegna pertanto a organizzare, gestire e relazionare su piccoli insiemi, di adulti, anziani, ragazzi o bambini, in cui opera utilizzando la respirazione Genesika affiancata alle fiabe, al disegno, al gioco motorio, alla scrittura. Si interessa di Medicina Narrativa e sviluppa abilità di counselling. Svolge attività di tutoraggio con le persone al primo anno di formazione. Può affiancare la docente in tirocini formativi presso scuole e ospedali, fino a prendere piena fiducia nel proprio operato autonomo. Necessarie la frequenza (è contemplato un solo recupero possibile) e una tesi finale dettagliata sul lavoro svolto in tirocinio.

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