La Musica Reservata ovvero musica d’avanguardia (1500)

1 Dicembre 2014

SACILE. Sarà la “MUSICA RESERVATA” del maestro Ugo Nastrucci, studioso milanese specialista di liuto e tiorba, ad aprire martedì 2 dicembre a Sacile per l’Associazione Barocco Europeo le intense giornate del Festival Musica Antica, che presenteranno nei saloni di Palazzo Ragazzoni incontri e concerti con grandi interpreti di questo repertorio, musicologi e studiosi, per un progetto che porta la firma di Donatella Busetto e il sostegno di Regione Friuli Venezia Giulia, TurismoFVG, Città di Sacile, Fondazione Crup, Banca BCC Pordenonese.

Ugo Nastrucci

Ugo Nastrucci

Il titolo scelto per il primo appuntamento si riferisce ad una prassi esecutiva particolarmente raffinata (detta appunto “reservata” o “secreta”) di un repertorio polifonico prodotto nella seconda metà del Cinquecento da musicisti come Orlando di Lasso, celebrato autore di partiture e trattati sull’arte della composizione, che fecero scuola.
In particolare, uno spiccato gusto per lo sviluppo cromatico pone questa produzione in una posizione di “avanguardia” non troppo dissimile – per il gusto dell’epoca – rispetto agli esiti della musica atonale o dodecafonica degli inizi del Novecento: un parallelo molto originale che Nastrucci condurrà con esempi musicali tratti da pagine dello stesso Orlando di Lasso e da altri autori contemporanei, come Joanambrosio Dalza, Francesco da Milano, Alonso Mudarra, Alessandro Piccinini, Francesco Corbetta.

Mercoledì 3 dicembre prima introduzione alla FAMIGLIA GALILEI, cui è specialmente dedicato il Festival, nei suoi stretti rapporti col mondo musicale coevo, grazie alla presentazione del musicologo Gianluca Capuano, organista e continuista oltre che direttore d’orchestra attivo in molti prestigiosi ensemble europei di musica antica. Se infatti il padre di Galileo fu compositore e teorico musicale, e il fratello Michelangelo liutista presso diverse Corti europee, lo stesso filosofo e scienziato fa spesso riferimento alla musica nei suoi trattati: un aspetto interessante che permetterà di ricostruire il fermento culturale del Tempo di Galileo, tra matematica, scienza e arte musicale.

I trattati dell’epoca non offrono però spunto solo per dotte disquisizioni sulle arti liberali, ma anche gustosi appunti per l’arte della tavola, che proprio da alcuni scritti del tardo Cinquecento recupera sapori e ricette da abbinare a questi speciali appuntamenti tra “Note e Sapori”, anche grazie alla consulenza di esperti come la dottoressa Michela Trevisan dell’Associazione Nutrizionisti di Venezia, e di alcune aziende del territorio, che offriranno specialità e assaggi d’autore.

Gli eventi avranno inizio alle 18.30, con ingresso libero.

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